Al Comune una strana circolare post-manifestazione: tentativo di schedare i lavoratori in piazza?

Una circolare del dipartimento Risorse Umane del Comune di Messina da l’idea (se ce ne fosse ancora bisogno) del “clima intimidatorio” nei confronti di chi manifesta dissenso verso il primo cittadino. Dopo la denuncia in piazza da parte di Cgil, che con Giovanni Mastroieni ha dichiarato come ai lavoratori di Atm e Messinaservizi è stata impedita la partecipazione all’assemblea, arriva adesso per dipendenti di Palazzo Zanca la richiesta dell’elenco del personale che ha partecipato all’Assemblea sindacale del 31 ottobre 2018.

“Con la presente, si chiede ai Sigg Dirigenti, a voler trasmettere l’elenco del personale partecipante all’Assemblea Sindacale tenutasi in data odierna dalle ore 10 alle ore 12 – si legge nel documento – Si specifica che saranno ritenuti autorizzati soltanto coloro che hano timbrato digitando il codice 6 “assemblea sindacale”.”

Insomma una prassi plausibile preventivamente all’assemblea, e non dopo. Dubbi dei quali abbiamo parlato con il segretario provinciale di Uil Ivan Tripodi, che ci ha confermato la “stranezza”.

“Sembra piuttosto un tentativo di schedare i buoni e i cattivi” – dice Ivan Tripodo, presente oggi a Piazza Municipio, dove un migliaio di persone (tra aderenti a sigle sindacli, forze politiche e movimenti civici) hanno manifestato il loro dissenso alla strategia di De Luca, che parla di disastro finanziario e rimodulazione del piano di riequilibrio, salvo poi fare dietrofront sulla base di dati che restano quelli annunciati di una città che non è in dissesto.

“Nonostante il clima intimidatorio la piazza ha risposto – continua Tripodi – e oggi anche se non è stato il giorno dell’annunciato sbaraccamento, è certamente la data dello spartiacque del consenso, il giorno in cui si è rotto l’incantesimo tra il Sindaco De Luca e la città, sempre più consapevole”.

Il braccio di ferro tra Amministrazione e Sindacati ha avuto il vantaggio di “rimodellare” il “Salvamessina”, che adesso dovrà approdare in Aula.

“Non abbiamo firmato la prima bozza, e questo ha fatto scaturite delle modifiche che certamente siamo disposti a discutere – conclude Tripodi – ma di certo non permetteremo che si perda nemmeno un posto di lavoro.La responsabilità adesso passa ai consiglieri comunali – ribadisce Tripodi, ricordando che dall’insediamento di De Luca sono già 92 i lavoratori fuori dai giochi, tra gli addetti alla manutenzione in Atm, gli interinali e la polizia venatoria. Senza dimenticare che sono a rischio i dipendenti a cui scadrà la proroga contrattuale a fine dicembre 2018. (Pal.Ma)

 

 

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