“Un sogno per Lenz”, reading omaggio a Schneider con Angelo Campolo

Venerdí 23 novembre, ore 19:00 alla  Biblioteca Regionale di Messina, si svolgerà “Un sogno per Lenz”, reading omaggio al romanzo di Peter Schneider con Regia e interpretazione di Angelo Campolo.

L’Associazione Culturale Italo-Tedesca, presieduta da Antonia Gasparro, nell’ambito dell’attività 2018, ha infatti organizzato un evento per ricordare i cinquant’anni dalla contestazione giovanile con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania e dell’Università degli Studi di Messina, in collaborazione con il Goethe-Institut Roma, la Biblioteca Regionale Universitaria “G. Longo” Messina, l’I.I.S. “La Farina-Basile” Messina e DAF – Associazione Culturale.
Tra la metà degli anni Sessanta e i primi anni Settanta, le giovani generazioni si ribellano a sistemi politici, culturali e sociali.

Caratteristica delle rivolte sono la vastità geografica e la contemporaneità in situazioni socio-economiche diverse, dai Paesi europei al Giappone, dal Messico agli Stati Uniti, senza che ci sia alcuna forma di coordinamento.

È la stagione che ha cambiato per sempre il mondo e i suoi costumi: le rivolte giovanili
diedero inizio alle lotte per i diritti civili e le manifestazioni andarono sviluppandosi in tutte
le università d’Europa: Parigi con il ‘maggio francese’ – divenuto quasi il ’68 per antonomasia – l’esplosione dei movimenti studenteschi in Italia e Germania, la primavera di Praga, l’opposizione alla guerra in Vietnam segnano il cambiamento. Infatti, per la prima volta la televisione trasmette live le immagini di una guerra orribile e sincronizza la protesta globale.

È la generazione che, tra utopie e contraddizioni, cambia le realtà sia della vita pubblica
che di quella privata, contestando ogni istituzione fondata sul principio di autorità, dalla
famiglia alla scuola. Si affermano nuovi linguaggi dell’arte, le classi sociali sembrano
avvicinarsi con un coinvolgimento comune nella vita politica, ma anche all’interno delle
fabbriche e delle aule universitarie e scolastiche. Si afferma la cultura giovanile globale con
musica, moda, design, diffusa da media, pubblicità e consumismo.
Intellettuali e docenti del tempo si dividono e molti appoggiano le idee del movimento.
Esso propone valori egalitari, anti-borghesi, anti-autoritari e anti-militaristi, seguendo gli
ideali espressi dal filosofo americano di origine tedesca Herbert Marcuse che cerca di unire
le teorie di Marx e Freud.

Memorabile la conferenza tenuta a Berlino presso la Frei Universität sul tema “La fine dell’utopia”. Da quel momento la società è diventata più libera.

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