Autorità portuale, Zafarana (M5S) a De Luca: “Noi fatti non parole”

«L’iter che porterà alla nascita dell’Autorità portuale dello Stretto sancisce in maniera inequivocabile la distanza fra la politica dei fatti e quella delle chiacchiere». Così i deputati regionali del M5S Valentina Zafarana e Antonio De Luca commentano l’approvazione in Senato dell’emendamento che prevede l’istituzione della XVI Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, comprendente Messina, Milazzo, Villa San Giovanni e Reggio Calabria.

«Si tratta – spiegano – di una svolta importante per la città e per l’intero territorio, che darà la possibilità di garantire una piena ed effettiva continuità territoriale fra le coste della Calabria e della Sicilia, mettendo fine alle tante difficoltà che ogni giorno migliaia di cittadini sono costretti ad affrontare. Con la precedente riforma, Messina correva il rischio di essere declassata e “svenduta” a vantaggio di altre realtà territoriali, malgrado le cifre e i dati certifichino l’importanza dell’area dello Stretto come fondamentale crocevia e punto di snodo per l’intero Mediterraneo».

«In attesa del voto definitivo in Parlamento – proseguono – il benestare della commissione attesta un riconoscimento fondamentale per uno dei sistemi portuali più importanti del Paese, che potrà divenire uno dei principali motori di rilancio dell’economia cittadina, con un’unica regia in grado di gestire i quasi 12 milioni di passeggeri che ogni anno attraversano lo Stretto. Con l’Istituzione della XVI Autorità di Sistema Portuale si supera, finalmente, l’impasse creato dalla riforma Del Rio, che aveva ipotizzato un’unica Autorità facente capo a Gioia Tauro, deputata a gestire addirittura 10 porti con caratteristiche e necessità estremamente differenti tra di loro. Difficoltà che ne hanno impedito l’esercizio ordinario e che ha costretto il Governo a lunghi ed inefficaci periodi di commissariamento, ai quali adesso poniamo fine. La nascita del nuovo Ente permetterà anche la valorizzazione dei porti calabresi che per lungo periodo hanno visto frustrate le loro potenzialità a causa della concentrazione di energie e risorse sul porto di Gioia Tauro. Si tratta, in sintesi, di una vittoria di tutto il Mezzogiorno – concludono i deputati – e di un punto di partenza indispensabile per la crescita economica, turistica e infrastrutturale della città e della regione».

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