TVE: “Non mi hai più detto ti amo”, quale famiglia?

Di Clarissa Comunale – Sold out e scroscianti applausi per il debutto al Teatro Vittorio Emanuele di Messina per “Non mi hai più detto ti amo”, terzo appuntamento per la stagione di prosa. Lorella Cuccarini, nei panni di Serena, madre e moglie di una famiglia da Mulino Bianco, ci riporta dentro il set di un piccolo show televisivo, ove sicuramente si muove con maggiore destrezza, accompagnata dal bravissimo Giampiero Ingrassia che, nella commedia, veste il ruolo di Giulio, padre e marito fin troppo concentrato al suo lavoro.
La trama è facilmente intuibile e in una famiglia ove vigono “regole che vanno rispettate”, i piani vengono presto rovesciati da un imprevisto che rompe gli equilibri. Il dialogo sostituito dall’ossessivo “whatsappino” chiude ogni possibilità di reinventare il proprio linguaggio, ormai banalizzato, ridotto alla monotonia e alla costante ripetizione, un ripetersi che fa perdere il significato alle parole, soprattutto a quel “ti amo” che in una coppia consolidata da 20 anni, diventa cliché, non più strettamente necessario. Nel momento in cui la stessa Serena cerca di riprendere se stessa, a cominciare da un nuovo lavoro e dalle uscite con le amiche, Giulio deve scegliere cosa essere: se continuare a condurre una vita da mediano o passare all’attacco.
La commedia, dall’ampio respiro nazional-popolare, nonostante brilli per l’ironia e la leggerezza del racconto, è fin troppo stereotipata. Non è quella, o meglio non solo quella, oggi, l’immagine familiare che appare nel nostro paese. Non è quella madre, né padre, né moglie né marito, con un lieto fine fin troppo inverosimile. Se, dunque, il tentativo era quello di portare sulla scena uno spaccato della quotidianità familiare, risulterebbe mal riuscito. Da premiare, invece, la verve e il naturale umorismo che trapela dagli attori, in primis da Ingrassia fino al divertente Sig. Morosini, interpretato da Fabrizio Corucci, che rappresenta il tipico ipocondriaco colpito dalla solitudine. Bene anche i due giovani, Raffaella Camarda e Francesco Maria Conti, figli di un’era fin troppo concentrata sul risultato e sul ruolo che la società ci impone di essere.
Nel frattempo, tuttavia, cresce l’attesa per il prossimo appuntamento di prosa, che debutterà venerdì 1 febbraio, di “Delitto/Castigo”, adattamento teatrale dal celebre omonimo romanzo di Dostoevskij, con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini.

NON MI HAI PIÙ DETTO TI AMO
di Gabriele Pignotta

con Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia

Raffaella Camarda, Francesco Maria Conti e Fabrizio Corucci

musiche Giovanni Caccamo

scene Alessandro Chiti

costumi Silvia Frattolillo

light designer Umile Vainieri

sound designer Luca Finotti

regia Gabriele Pignotta

produzione Milleluci Entertainment

Durata dello spettacolo: due atti, 1 ora e 40 minuti più intervallo

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