Il M5s dopo il voto sul bilancio previsionale: «Il sindaco dimentica i deboli e taglia sul sociale»

«Il voto dello scorso sabato testimonia ancora una volta che il M5S rappresenta l’unica vera e sana opposizione in Aula, a fronte di una maggioranza ‘autoconservativa’ che in questi mesi ha dato il suo assenso a tutto (la prima versione del SalvaMessina, quella “lacrime e sangue”) e al contrario di tutto (la seconda versione, quella definitiva)».

Così il gruppo consiliare del M5S commenta l’approvazione a Palazzo Zanca del bilancio previsionale 2019-2021, soffermandosi in particolare sugli accordi con i creditori, fondamentali per il piano di riequilibrio, dei quali nulla è  dato sapere, ma che dovevano essere conclusi a dicembre 2018; sui debiti fuori bilancio (non pervenuti da luglio ad oggi) e sulla “trasposizione” pressoché integrale delle misure previste dal Salva Messina, già bocciato a suo tempo in aula. Queste le principali regioni che hanno spinto i consiglieri pentastellati a votare contro un documento economico finanziario “che aumenta le diseguaglianze in città e penalizza oltremodo le fasce sociali più deboli”.

Sotto la lente dei consiglieri, in particolare, il taglio ai servizi sociali, con un minore investimento del 28,22% rispetto al 2018, la questione degli impianti sportivi e delle piscine rimasta aperta, con il trasferimento integrale dei costi di gestione a carico dei fruitori, ma anche il taglio di fondi per il turismo e per la valorizzazione del territorio e il nulla più totale per ciò che concerne il decentramento amministrativo. «Senza dimenticare – commentano i pentastellati – le perplessità sulla Messina Social City, di cui ancora non si conoscono le conseguenze a distanza di appena una settimana alla sua entrata in funzione, e sulla nascitura ‘Patrimonio Messina spa’, che di fatto svolgerebbe i compiti di un dipartimento al quale sarebbe stato meglio assegnare qualche unità di personale in più, ma comprendiamo che un’altra partecipata può essere utile per assegnare altre tre “poltrone”».

«Per senso di responsabilità abbiamo deciso di ritirare i nostri emendamenti, rimandandone la discussione al bilancio consuntivo, fra un mese, quando sapremo a quanto ammonta questo avanzo di amministrazione dal sindaco tanto decantato, in cui interverremo per ripristinare le somme che servono per coprire i tanti buchi di questo previsionale in settori nevralgici della città quali sport, servizi sociali, cultura e turismo», concludono.

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