Mafia e politica a Messina, 43 richieste di condanne: 5 anni e 4 mesi per Francantonio Genovese

Al centro della maxi operazione “Matassa” della Dda peloritana le commistioni tra mafia, politica e criminalità organizzata in città, coalizzate durante tre campagne elettorali smantellata dalla Squadra mobile nel 2016, ma che ha rappresentato anche la ricostruzione della nuova geografia dei clan cittadini, con particolare attenzione ai gruppi criminali di Camaro e S. Lucia sopra Contesse.

Tra le altre richieste di pena spiccano i 7 anni e 4 mesi sollecitati per l’ex consigliere comunale Paolo David, i 2 anni e mezzo per l’ex consigliere comunale Giuseppe Capurro, i 3 anni per l’imprenditore Paolo Siracusano, che si candidò alla presidenza della Provincia con Genovese.

Per il boss Carmelo Ventura chiesti 24 anni, per il boss Santi Ferrante chiesti 16 anni.

Nel dicembre 2016 venne emessa la prima sentenza che si chiuse con  quattro condanne ed una assoluzione per le cinque persone che decisero di essere processate col rito abbreviato. Il Gup Maria Vermiglio decise l’assoluzione per il poliziotto in pensione Stefano Genovese, l’assoluzione per una delle accuse il carabiniere Michelangelo La Malfa, assolto per non aver commesso il fatto, il quale però venne condannato per l’altro capo di imputazione ( voto di scambio) a 8 mesi (pena sospesa). E’ di pochi giorni fa la sentenza della Cassazione che annulla senza rinvio anche questa condanna. Furono condannati infine a 6 anni ed 8 mesi Carmelo Catalano, Pietro Costa e Fortunato Magazzù.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it