De Luca fa marcia indietro sul Pride: è il sindaco di tutti o in campagna elettorale?

di Palmira Mancuso – Patrocinio del Comune di Messina al Pride: si, no, forse. Il sindaco Cateno De Luca comincia ad imbarazzare coi suoi repentini cambi di consapevolezza: oggi, infatti, apprendiamo che le firme apposte su documenti ufficiali possono essere “casuali”.

Firme “a casaccio” da cui però dipende l’immagine dell’intera città, di cui evidentemente De Luca si occupa solo in funzione di una risonanza mediatica che spesso non coincide con il bene comune, tantomeno con il ruolo dell’istituzione che il goliarda Cateno rappresenta.

Per chi si fosse perso le ultime vicende ecco un breve riepilogo: a data 19 marzo il sindaco ha prima firmato un documento (protocollo n.91015) con cui concedeva patrocinio gratuito e autorizzazione all’utilizzo dello stemma, e dopo poche ore ha ritrattato con una lettera al presidente di Arcigay Rosario Duca in cui scrive: “Egr. Sig. Rosario Duca, spiace segnalarle che la nota in oggetto, per mero errore materiale e di digitazioni non ha riportato la parola “non” insieme alla parola “concede”.

Il dietrofront sul patrocinio del GayPride è davvero emblematico: il sindaco di tutti deve rappresentare l’intera comunità, soprattutto in occasione di eventi di natura extraterritoriale come la marcia per i diritti della comunità Lgbti che com’è noto non è una semplice “sfilata multicolore” ma è frutto di una lotta per la libertà e i diritti delle minoranze in tutto il mondo.

Non è la prima volta che Cateno De Luca smentisce se stesso, quindi l’affermazione “ho firmato di corsa una ventina di documenti e mi hanno messo pure questo” non ci stupisce. A stupirci è la noncuranza, la superficialità con cui si rapporta a culture che non gli appartengono, e che rappresentano la società liberale in un momento in cui, anche nella nostra città, l’intolleranza sta trovando legittimazione anche a livello istituzionale.

Ci auguriamo che il Sindaco, senza trincerarsi nell'”errore materiale” della data sbagliata apposta sul documento, sia sereno nel mostrarsi sindaco di tutti, lasciando la campagna elettorale (che sta mettendo in piedi per l’assessora neoforzista) ad altre occasioni.

Solo i cretini non cambiano idea. O forse no?

Nei prossimi giorni ci potrebbe essere un incontro tra l’assessore alle Pari opportunità Carlotta Previti e gli organizzatori della manifestazione: di certo il Presidente di Arcigay Messina Rosario Duca non avrà alcun interesse ad esacerbare i toni. Ma anche l’amministrazione sappia che con o senza patrocinio “ufficiale” Messina sfilerà con la sua comunità lgbti grazie a tutte le persone, associazioni, movimenti e partiti che affiancheranno chi ancora deve lottare per vedere riconosciuti i diritti che appartengono all’umanità intera.

 

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