S.Agata Militello, con l’associazione “no profit” sfruttava la prostituzione nel night club: ordine di carcerazione per un 59enne

E’ stato arrestato, nel primo pomeriggio di ieri, Aldo PRESTIANNI, 59 anni di S.Agata M., in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Patti.

L’arresto è l’epilogo di una complessa indagine condotta dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di S.Agata Militello nel 2012 denominata “Operazione Life”, che svelò come l’uomo fosse il promotore di un’associazione a delinquere, che sotto le mentite spoglie di una associazione no profit operava per fini illeciti, in particolare la prostituzione di donne per lo più straniere provenienti dall’est Europa che avveniva all’interno di un night club.

L’operazione, eseguita nel mese di giugno 2013 condotta dalla Procura della Repubblica di Patti, portò all’arresto di 5 persone ed al sequestro del locale notturno ubicato nel Comune di Sant’Agata di Militello (ME).

Grazie a pedinamenti, appostamenti ed intercettazioni telefoniche gli inquirenti hanno accertato che dal tardo pomeriggio e fino all’alba grazie ad un finto tesseramento i numerosi clienti pagavano forti somme non solo per bere, ma anche per assistere a spettacoli di lap dance e spogliarelli e, soprattutto, per avere rapporti sessuali con le ragazze del night.
Queste ultime erano reclutate con la mediazione di veri e propri organizzatori del settore, impiegate nel locale e retribuite con compensi ssi e provvigioni per fornire ai clienti prestazioni sessuali, mentre l’incasso era incassato direttamente dai gestori del locale
secondo un preciso tariffario.
“I servizi offerti erano variegati -spiegano gli inquirenti- ed il relativo costo proporzionale al prodotto offerto nonché alla durata delle prestazioni: dai 50 euro previsti per un incontro di 10 minuti nelle salette appartate del privé, ai 170 euro richiesti per il pacchetto completo, che prevedeva un incontro più comodo innaffiato da vino”.
A volte i gestori impiegavano le ragazze reclutate, organizzando incontri intimi in luoghi diversi dal locale notturno, anche fuori dalla provinciale.
Gli investigatori sono stati in grado di ricostruire un incontro organizzato dal titolare del night in un appartamento di Cefalù, tra una ragazza sudamericana e alcuni clienti.

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