Google ha rotto con Huawei, niente più aggiornamenti per Android

I prossimi smartphone del marchio non avrebbero più diritto al Play Store. E’ una delle possibili conseguenze dell’annuncio che Google ha rotto con Huawei, destinato ad avere  clamorosi contraccolpi anche se non ancora quantificabili.

La società americana infatti produce il sistema operativo Android, lo stesso che fa funzionare la stragrande maggioranza degli smartphone nel mondo, ha annunciato la sospensione delle relazioni con la cinese Huawei, che il governo statunitense ha inserito tra le società “a rischio” per la sicurezza nazionale.

La settimana scorsa Donald Trump ha vietato ai gruppi statunitensi gli scambi con compagnie straniere ritenute pericolose per la sicurezza nazionale, una misura che ha come obiettivo Huawei, il colosso delle telecomunicazioni cinese, il cui nome compare nell’elenco di società con cui è possibile negoziare solo dopo aver ottenuto il via libera dalle autorità, istituito dal Dipartimento del commercio degli Stati Uniti.

“Stiamo rispettando questo decreto e esaminandone le implicazioni”, ha fatto sapere Google in una dichiarazione ad AFP.

Le implicazioni possono quindi essere importanti in questo caso perché la collaborazione tra Google e i produttori di smartphone è indispensabile per rendere i propri sistemi compatibili con i telefoni.

Quindi Google dovrà interrompere le attività che comportano il trasferimento di tecnologie che non sono pubbliche (vale a dire, “open source”), e questo costringerebbe il produttore cinese a utilizzare solo la versione “open source” da Android, ha detto ad AFP una fonte.

Huawei, in sostanza, non sarà più in grado di accedere alle applicazioni e ai servizi proprietari di Google, come Gmail.

Huawei è da tempo nel mirino delle autorità statunitensi che la accusano e nel primo trimestre ha venduto 59,1 milioni di smartphone, ovvero il 19% di quota di mercato, più di Apple, ma ancora dietro alla sudcoreana Samsung. Huawei è anche un player leader nel settore del 5G.

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