Con don Sturzo, per un “impegno nuovo” delle coscienze

È stato presentato giovedì 6 giugno, alle ore 10, presso la Sala Alessi della sede della Regione Siciliana, a Palazzo d’Orleans, il convegno internazionale “L’attualità di un impegno nuovo” che si terrà a Caltagirone dal 14 al 16 giugno 2019. Presenti alla conferenza: il vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri; Nello Musumeci, presedente della Regione Sicilia; il sindaco di Caltagirone, Giovanni Ioppolo; Salvatore Martinez, presidente del Polo di eccellenza della Promozione umana e della solidarietà “Mario e Luigi Sturzo” e della Fondazione “Casa museo Sturzo” in Caltagirone.

Verità, ideale e umanesimo sono le parole su cui si è soffermato mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, durante la conferenza stampa di presentazione del convegno internazionale “L’attualità di un impegno nuovo” che si terrà nella città calatina dal 14 al 16 giugno prossimi per ricordare, a cento anni dall’“Appello ai liberi e forti”, l’attualità dell’impegno e del pensiero di don Luigi Sturzo. “E’ tempo di essere a servizio della verità – ha detto il presule -, quella che, come sosteneva don Sturzo, non si impone mai con la forza”. E ha aggiunto: “La verità oggi è sacrificata per dare importanza all’utilità”.

Una verità che si collega ad un ideale, “e più questo è alto più ci aiuta a regolare e valorizzare la città. Di questo – ha detto mons. Peri –  era convinto don Luigi Sturzo: che il Vangelo potesse essere incarnato e diventare realtà vissuta nella società e anche nella politica”. La terza parola, umanesimo, si collega alle altre e le completa. “Si tratta di un umanesimo nuovo che non piuttosto di un nuovo umanesimo: se non siamo al servizio dell’uomo – ha spiegato il vescovo di Caltagirone -, non siamo a servizio di niente. La forza, i muscoli, i numeri allontanano dalla verità e confondono”.

 Nello Musumeci, presidente della Regione Sicilia, ha evidenziato “la statura morale, culturale e politica di don Sturzo: attorno al suo pensiero – ha detto – oggi avvertiamo la necessità di confrontarci e di riflettere, specialmente sulla lotta contro lo statalismo, sull’appello ad essere liberi dalla partitocrazia e sull’esaltazione delle autonomie locali”. Secondo Musumeci, “il centenario dell’Appello ai Liberi e Forti rappresenta un’occasione per ragionare sull’attualità del pensiero sturziano e per consolidare le iniziative che si richiamano ai principi che lo stesso don Luigi Sturzo volle promuovere nella sua impegnativa e travagliata esistenza”.

Secondo Salvatore Martinez, presidente del Polo di eccellenza della Promozione umana e della solidarietà “Mario e Luigi Sturzo” e della Fondazione Casa Museo Sturzo, “questo tempo di crisi di idealismo nella politica ci sta facendo bene, in fondo, mettendoci in condizioni di dialogare e di incontrare le nostre comunità attraverso il protagonismo dei laici”. Presentando il programma che porterà a Caltagirone i rappresentati massimi del mondo europeo “in un format che verrà anche esportato”, Martinez ha evidenziato il “metodo sturziano” che ne sta alla base: “Si può appartenere a partiti diversi – ha detto – ma non smettere di amarsi cristianamente. Dirsi cristiani significa rendere socialmente visibile e agibile il contenuto morale della nostra fede”.

Nel fitto programma, il 14 giugno una sessione europea, con la presenza del card. Angelo Bagnasco. Sabato 15 giugno, spazio ai dodici tavoli per riflettere sui dodici punti con, nel pomeriggio, un messaggio da parte del card. Gualtiero Bassetti alla città. Domenica 16 giugno, le conclusioni da parte dei membri del Comitato promotore e scientifico “con la dichiarazione finale, nel segno – ha spiegato Martinez – del dialogo sociale e culturale per una visione prepolitica che vuole istituire un nuovo sviluppo del pensiero”.

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