Apertura al traffico di Piazza Cairoli: c’è chi dice no

Coro di no alla notizia dell’apertura al traffico di piazza Cairoli. Ad intervenire per il Partito Democratico messinese il presidente dell’assemblea provinciale Giuseppe Siracusano che dichiara: “La decisione della Giunta De Luca di riaprire al traffico veicolare Piazza Cairoli è vergognosa. Piazza Cairoli rappresenta uno dei pochi luoghi vivibili e sostenibili della nostra Città, nonostante il disinteresse di questa Amministrazione, che in questo anno non si è mai curata di valorizzarla adeguatamente. Una città civile ed a vocazione turistica merita spazi di aggregazione sempre maggiori, anche attraverso la progressiva pedonalizzazione del centro. Questa è la strada seguita, per non andare lontano, da realtà molto simili alla nostra come Catania, Palermo e Reggio Calabria.

La decisione odierna, invece, proietta ancora di più Messina verso una drammatica provincializzazione, anche culturale, che non sembra dispiacere ai nostri avventurosi amministratori. Nei prossimi giorni le forze sane della Città dovranno mobilitarsi, come spesso hanno saputo fare in passato, per manifestare un’idea di Messina diversa da quella immaginata dal Sindaco attuale, ossia una Città civile e vivibile ma, soprattutto, Europea”.

Anche Cambiamo Messina dal basso interviene e lancia una mobilitazione per il 21 giugno invitando tutte le realtà politiche, sindacali, culturali e associative in genere, a singoli cittadini ad aderire a questo appello e coordinarsi insieme per l’organizzazione di questo evento. “La decisione dell’amministrazione De Luca di riaprire al traffico Piazza Cairoli, seppur in via sperimentale, è scellerata e inqualificabile, tanto nel metodo – secondo cui qualche “commerciante” dovrebbe decidere le sorti di una delle piazze centrali della città – quanto nel merito, che ci riporta indietro di anni, in netta controtendenza con tutte le città medio-grandi d’Europa.
L’amministrazione De Luca ci vuole sopiti e silenti, ma noi non ci stiamo.
Pertanto, come già fatto a difesa dell’area pedonale natalizia di via dei Mille e di tutti quegli spazi a misura di persona, dedicati alla socialità ed alla condivisione, abbiamo deciso di scendere in piazza. E invitiamo quindi tutte quelle persone che, come noi, trovano questa scelta folle e inaccettabile, a fare sentire la propria voce, unendosi al presidio che si terrà a Piazza Cairoli, venerdì 21 giugno, alle ore 18.30”.

E sull’apertura di  Piazza cairoli alle auto anchè Più Europa Messina ha rilasciato la propria nota: “Non credo che sia giusta l’idea di immaginare il centro cittadino assediato dalle auto in transito, cosa che determinerebbe l’abolizione dell’unica isola pedonale attualmente esistente in città.
Tutto cio’ costituirebbe una sconfitta per la nostra comunità, un passo indietro.
Il rilancio del centro e’ una sfida che noi tutti dobbiamo cogliere per rendere la nostra città vivibile.
Pur considerando che quella di piazza Cairoli non è una vera isola mi sarei aspettato l’apertura di un dialogo per ragionare su come offrire un’isola pedonale degna di questo nome ai cittadini messinesi -a dirlo il consigliere comunale Alessandro De Leo, coordinatore del gruppo provinciale di Più Europa– di cui fa parte anche Palmira Mancuso, membro dell’Assembla nazionale.

Interviene per ribadire contrarietà all’apertura veicolare della piazza anche il laboratorio politico MessinAccomuna che scrive:

“Non sappiamo se si sia consultato con qualche genio dei trasporti locali o se quanto avviene sia frutto dell’istinto suo, del suo vice e della sua amministrazione, ma la visione strategica di Cateno Laqualunque sulla città, a un anno dalle elezioni, appare chiara ed evidente. “Cchiù traficu pi tutti!”

Siamo di fronte a una serie di “sapienti” mosse sconclusionate e concatenate, inequivocabilmente convergenti verso un unico obiettivo: rendere Messina la prima città al mondo per congestione veicolare e trasporto insostenibile. Ecco le tappe della strategia:

  1. Ridurre l’offerta di trasporto pubblico(ci riferiamo allo sfascio dell’ATM, che era passata negli anni scorsi da 14 bus su strada a una disponibilità di circa 100, con veicoli moderni ed ecologici che, con l’attuale amministrazione, restano in deposito e inutilizzati al 50% della dotazione, con riduzione del servizio per i cittadini, costretti a riutilizzare il mezzo privato);
  2. Creare reiterate e itineranti occasioni di ingorgocon l’espletamento dei servizi alla città (ci riferiamo alla modifica di orario della raccolta di carta e cartone per gli esercizi, passata dalla fascia notturna a quella diurna, con conseguente blocco dei flussi dei veicoli privati);
  3. Eliminare i risicati spazi di personalizzazioneche erano stati faticosamente attivati in città (ci riferiamo alla “geniale” proposta di chiusura dell’isola pedonale di Piazza Cairoli, che risponde evidentemente agli interessi diretti di alcuni, ma certamente non alla sensibilità e visione condivisa di moltissimi cittadini).

È evidente che queste iniziative sono figlie della più totale assenza di visione, e che la loro attuazione aggrava la qualità della vita in una città che appena qualche giorno fa è risultata essere tra le più congestionate al mondo: terza città in Italia e in condizioni peggiori addirittura di Londra.

Con riferimento all’ipotesi di riapertura al traffico di Piazza Cairoli, facciamo notare che le 110 firme sono ben al di sotto del minimo previsto dallo Statuto per iniziative di proposizione popolare e sono infinitamente meno dei cittadini che ripetutamente e spontaneamente hanno manifestato la voglia di costruire una città a misura d’uomo, dove la pedonalizzazione delle aree sia componente essenziale di un disegno di mobilità sostenibile. Le aree pedonali non servono solo a farci “stare meglio”, ma creano spazi di relazione, rafforzano il senso civico e l’appartenenza alla comunità cittadina.

Il problema del traffico a Messina è ovviamente ed evidentemente strutturale e richiede consapevolezza e visione. In sintesi, non si tratta di “aggrapparsi” a uno spazio pedonale, ma di comprendere che ogni passo indietro rispetto all’obiettivo di una città sostenibile è un grave arretramento di civiltà a danno dei messinesi.

De Luca mostra, ancora una volta, di non avere nessuna “visione” della città, nessun amore per i cittadini e di fare degli atti amministrativi di sua competenza una occasione continua di campagna elettorale, cercando consenso nella tutela di interessi particolari a danno dell’interesse generale.

Questioni di tale portata, e che toccano con evidenza la sensibilità comune, richiedono forme di condivisione e partecipazione ampie e inclusive. L’attuale amministrazione ne è capace? Ci sembra proprio di no. Sosteniamo invece tutte le iniziative spontanee già fiorite ed espresse a difesa dell’isola pedonale di Piazza Cairoli”.

 

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