Accorinti dona un pianoforte, e al mercato Muricello sarà ‘festa della musica’

Venerdì 21 giugno alle 21,30 al Mercato coperto del Muricello, in occasione della 25. “Festa della Musica” promossa in tutta Italia dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, sarà inaugurato il pianoforte donato da Renato Accorinti con l’indennità maturata nel quinquennio da sindaco di Messina.

Si esibiranno giovani talenti come Fortunato Marchetti e Marco Zappia, il sassofonista Michele Pontradolfi e il compositore e pianista Giovanni Renzo, che ha seguito sin dall’inizio il progetto. E una chicca: il pianista 96enne Ruggero Iannello, introdotto dal nipote Marco.

L’idea di donare un pianoforte al Mercato del Muricello nasce in occasione della decisione del Comune di spostarvi per “disturbo della pubblica quiete” il pianoforte collocato dall’amministrazione Accorinti all’interno della Galleria Vittorio Emanuele, fortunatamente scongiurata grazie alle proteste della società civile, dei giovani e di quanti hanno a cuore il bene di questa città; una polemica che ha aperto un fronte di discussione e di rivendicazione molto importante, quello che riguarda la necessità di spazi culturali “aperti” alla fruizione collettiva.

In particolare, il desiderio espresso dai commercianti del Muricello di poter avere comunque uno strumento all’interno del Mercato coperto per compiere un ulteriore passo verso la riqualificazione di quell’area è una sollecitazione “dal basso” che non poteva essere ignorata. Trascorsi i tempi tecnici per la fornitura e l’accordatura del pianoforte (che è già collocato all’interno del Mercato), venerdì 21 giugno sarà l’occasione per presentare alla città questa opportunità di socializzazione e fruizione degli spazi pubblici che sarà affidata proprio ai commercianti del Muricello.

Successivamente, un altro pianoforte donato da Renato Accorinti sarà collocato in un punto particolarmente significativo e frequentato della città, e inaugurato con un grande evento. La speranza – come già per la donazione dei defibrillatori, che continua a coinvolgere decine di soggetti pubblici e privati – è che questo piccolo gesto possa diventare “virale”, sensibilizzare altri a fare lo stesso e a rendere fruibili dal punto di vista culturale quanti più punti della città.

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