Ordigno bellico trovato in via Don Blasco, il 30 giugno disposta la rimozione

Riunione nella sala operativa della prefettura oggi per decidere i termini delle operazioni di disinnesco di un ordigno bellico rinvenuto nel cantiere per la costruzione della nuova via don Blasco. Si tratta di una bomba di aereo inglese di peso pari a circa 500 libbre verosimilmente risalente all’ultimo conflitto mondiale.

Venticinque gli enti gli uffici convocati dal prefetto Librizzi. All’incontro hanno partecipato oltre al comandante del quarto Genio Guastatori di Palermo anche polizia, i comandanti delle polizie metropolitane, Municipale, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, nonché i rappresentanti di protezione civile regionale, capitaneria di porto, Autorità Portuale, ASP, servizio 118, RFI, Enav Enac, Amam, Enel, Telecom, Italgas, Croce Rossa Italiana e Misericordia. Erano altresì presenti i rappresentanti legali delle imprese che gestiscono rispettivamente il cantiere dove è stato trovato l’ordigno e la cava dove verrà fatto brillare.

Si è stabilito che le operazioni di disinnesco verranno effettuate domenica 30 giugno prossimo dal quarto Genio Guastatori di Palermo, mentre le successive attività di brillamento si svolgeranno a seguire nella cava sita in località Santo Stefano Briga Dov’è la bomba sarà trasportata al fine di non avere alcuna incidenza sulla sicurezza della popolazione.

È previsto lo sgombero di quelle famiglie che vivono nei pressi della zona del ritrovamento fra via Santa Cecilia e viale Europa in un‘ area precedentemente in uso alle Ferrovie.

Le operazioni di sgombero della popolazione avranno inizio alle 5 del mattino mentre le attività di disinnesco partiranno dalle ore 7:30 e si protrarranno lungo un arco temporale che potrà variare tra un massimo di 4 ore fino alle 8 ore Nell’ipotesi in cui non sia possibile procedere al despolettamento.

Le operazioni di messa in sicurezza della vasta area interessata all’evento coinvolgeranno anche il trasporto ferroviario per la vicinanza dei binari ha luogo dove si trova il residuato bellico a tale riguardo è stato richiesto al rappresentante di RFI di mettere a disposizione dei viaggiatori coinvolti nella sospensione delle corse appositi pullman per raggiungere le località di destinazione.

 

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