X edizione di “Vivere in Assisi”: Gangi diventa la città del Poverello Francesco

di Fra Giuseppe Maggiore – Era il 2001 quando un gruppo di ragazzi di Gangi sotto la guida di un anziano frate minore, Fra Camillo Ferro, decidono di cimentarsi in un’attività che ormai dura da vent’anni, “Vivere in Assisi”

Roberto Franco, geologo, con la passione per tutto ciò che è storia, cultura e medioevo è stato l’ideatore di ciò che per mancanza di una terminologia adeguata siamo costretti a chiamare manifestazione, ma è molto più, in quanto sin dall’inizio è stata e continua ad essere un evento che risulta essere una combinazione tra il borgo medievale e la mistica vita di San Francesco. Di fatto Vivere in Assisi si propone di far scoprire attraverso molteplici forme d’arte, la profonda, ineffabile bellezza del messaggio del Poverello d’Assisi, perché possa recuperarsi l’intrinseco significato dei valori umani e spirituali.

Gangi, incantevole borgo incastonato, altero e silente, sulle alte Madonie, classificatosi qualche anno fa “borgo più bello d’Italia”, si trasforma in un vero e proprio “teatro sotto le stelle”. Per tre giorni il centro madonita si trasforma nell’Assisi del 1200: bambini, giovani, anziani, intere famiglie con abiti medievali, borghi trasformati in mercati, botteghe artigianali, chiese che diventano luoghi dove si rivivono le tappe salienti del folle di Dio, Francesco d’Assisi. I veri protagonisti, anzi gli evangelizzatori, perchè “Vivere in Assisi” è un autentico messaggio evangelico, diventano i gangitani che con la loro comunione lanciano il messaggio  di Cristo seguito da Francesco, della fraternità e dell’armonia in un mondo sempre più diviso e disumano.

Ed è proprio Roberto Franco insieme a Fra Antonio Iacona e all’ Avv. Maria Piera Franco in un pomeriggio afoso, a presentare nel salone del Palazzo Bongiorno gremito, la decima edizione di “Vivere in Assisi”.

A prendere la parola è il sindaco Francesco Migliazzo che evidenzia la grande fatica e l’immenso lavoro che c’è dietro ad un evento unico in Italia, ponendo anch’egli l’attenzione sul fatto che “Vivere in Assisi” non è semplicemente un’attrazione turistica, ma un momento di grande fede e di aggregazione.

Roberto Franco con un pizzico di orgoglio ma con evidente riconoscenza non solo al Signore vero ideatore della “manifestazione”, ma anche alle tantissime persone che dedicano il loro tempo e le loro maestranze per la riuscita dell’evento, elenca i tantissimi premi nazionali e internazionali che in questi anni sono stati elargiti ad “Vivere in Assisi”.

Italive 2015, a Roma. Premio speciale Italia Medievale2018, a Milano. Premio in assoluto a livello internazionale “Historiae Populi”, come Migliore Rievocazione storico-religiosa per «l’immagine completa, armonica e vivente della Storia italiana delle Origini francescane».

Contestualmente, la Città di Gangi ha avuto il Diploma d’onore quale “Sicula Città Internazionale della Storia Francescana” per «per l’eccezionale coralità di Popolo attorno all’evento rievocativo francescano».

E ancora, nel Concorso artistico-letterario Internazionale “Ars Millennium”, la manifestazione ha conseguito il Premio speciale della Commissione come Migliore Teatro Sacro nel Borgo con quadri rievocativi e recitativi nello stile della rievocazione storico-religiosa.

Riconoscimento anche per il Centro Studi Francescani e Medievali (Ce.S.Fra.Med.), al Premio Nazionale di Storia e Tradizioni locali “Historiae Italiae”, a cui è stata assegnata l’Alta Onorificenza Storica “Accademici d’Italia della Storia francescana”.

È evidente che questi riconoscimenti sono frutto dello studio e del lavoro di quel gruppo di giovani della chiesa dei frati al monte, che negli anni si sono trasformati in autentici specialisti di Storia Medievale.

I testi della rievocazione vengono cambiati di anno in anno scegliendo una tematica che rispecchi il contesto socioculturale del momento. Quest’anno il tema è “Cantico per l’uomo ovvero Francesco d’Assisi, il santo che svela il vero volto dell’uomo”, scritto dal Roberto Franco. Nell’opera, scritta sul modello Dickensiano, è delineata la spiritualità della missione di Francesco, uomo della povertà, uomo della pace, uomo che custodisce il creato con tutte le sue creature, ispirata dall’infinito amore per Cristo e testimoniata dalla sua vita vissuta in fraternità e umiltà. In occasione dell’ottavo centenario dell’incontro tra Francesco e il Sultano ci sarà una scena che ricorderà l’evento storico che ancora oggi fa discutere parecchio. Ci saranno altre scene che vi assicuro saranno delle autentiche sorprese.

L’evento che si svolgerà il 26-27 28 e 29 settembre è preceduta da diverse iniziative preparatorie, il tutto è patrocinato dal Pontificio Consiglio della Cultura, Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione, Pontificia Università Antonianum, Italia Medievale, Officina Studi Medievali, Ordine Francescano Secolare d’Italia e di Sicilia, e in fine quest’anno si avrà il patrocinio del Comune di Assisi. 

Inoltre come ogni anno la X edizione sarà benedetta da Papa Francesco.

Alla fine della presentazione dell’evento l’Avv. Maria Piera Franco ha presentato il nuovo manifesto ad opera di Antonello Blandi.

I biglietti si possono acquistare online sul sito della manifestazione www.vivereinassisi.it/

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