Approvazione del piano regolatore portuale: oggi conferenza stampa sui dettagli del provvedimento

Oggi alle 9.30, nel corso di una conferenza stampa nella Sala Falcone Borsellino di Palazzo Zanca, il sindaco Cateno De Luca, insieme al vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Mondello, ai rappresentanti dell’Autorità portuale di Messina, rispettivamente il commissario Antonio De Simone e il segretario generale Ettore Gentile, ha illustrato i dettagli del provvedimento con il quale mercoledì 21, il Consiglio Regionale Urbanistica (CRU) ha approvato il il Piano Regolatore del Porto di Messina.

Il Sindaco: “partiamo dal risultato che è stato conseguito due giorni fa, risultato che è stato uno degli argomento che abbiamo affrontato fin dai primi giorni del nostro insediamento. Il nostro obbiettivo era cercare di limitare il più possibile il danno di limitazione che alcuni hanno definito come il patto della falce. Logico che ci sarà un tavolo permanente sotto il profilo operativo. A noi oggi interessa che si sblocchi quello che la logica degli investimenti di risorse pubbliche e private che hanno la necessità do avere unm quadro di regole ben precise. questo non ci vieta nel tempo di avere delle revisioni su altri aspetti. La revisione si farà di fronte a proposte importanti che possono contribuire a rilanciare la nostra città. Intanto abbiamo questo strumento e le regole di base, siamo riusciti ad eliminare alcune situazioni che sono frutto di una visione sbagliata di tutta la strategia ed è ovvio che questo ci darà la possibilità di fare opere di bonifica. Bisogna trovare delle soluzioni, è arrivato il momento di volare alto, partendo da questa strategia che porterà a un intervento di radicale discontinuità rispetto agli approcci del passato. Finalmente ci sono dei punti fermi – ha dichiarato il sindaco De Luca – e soprattutto una disciplina che consentirà di riqualificare complessivamente il waterfront e di completare la strategia di spostamento del traffico veicolare a Tremestieri. Noi, in un anno, abbiamo cercato il più possibile di correggere obbrobri attraverso riunioni costanti quasi settimanali, abbiamo partecipato anche a quattro riunioni del Consiglio regionale dell’Urbanistica, e siamo soddisfatti perché il risultato quantomeno è riuscito ad eliminare alcune situazioni che in corso d’opera si erano già poste, come ad esempio il limite di altezza per gli edifici da realizzare nell’area portuale, neanche quello di otto metri ma si ritorna sostanzialmente al limite di quindici metri, che non condivido, ma che comunque è un punto di partenza anche per ampliare uno sguardo su quell’altra area che è rimasta fuori perché è della Marina Militare, per la quale, nella nuova intesa che si sta preparando, inseriremo dei ragionamenti che ci possano consentire di riaprire concertativamente questa volta la questione e naturalmente, anche se sarà necessaria una revisione del Piano Regolatore Portuale, che ora esiste, si può individuare per qualche investimento puntuale una revisione al rialzo”.

Commissario Straordinario Autorità Portuale De Simone: “Messina la rivendico come cittadino messinese acquisito. Abbiamo ottenuto un risultato fondamentale, una programmazione. Il mio obbiettivo è stato solo quello di risolvere il conflitto eterno tra istituzioni pubbliche e private per la falce. Una città che turisticamente potrebbe avere grandi risultati quando invece è stata utilizzata solo per attività industriali che si sono alla fine rivelate solo fallimentari. Ci sono contenziosi ma questo è un risultato importante, il piano è un impegno personale dei nostri obbiettivi, obbiettivi che ci hanno dato una grande mano a portare avanti questo progetto. Per quanto riguarda il patto io ritengo che era una cosa che ci ha consentito di arrivare qui e senza la pressione politica e un interesse diretto oggi non saremmo qui. Oggi con questo strumento – continua De Simone – si sa chi fa cosa e come lo si fa grazie alle indicazioni tecniche. È stato consegnato alla città un Piano Regolatore Portuale che mette ordine e dà indicazioni sullo sviluppo futuro di Messina, alla cui realizzazione ha dato un contributo indispensabile l’Amministrazione Comunale. Lo strumento urbanistico è frutto di un lavoro di squadra in cui ognuno ha fatto la sua parte, è un risultato non soltanto per l’Autorità Portuale ma per tutta la comunità e rappresenta la possibilità di una programmazione che stabilisca chi deve fare certe cose, come le deve fare e dove è necessario che si facciano”.

Vicesindaco Mondello: “il sindaco ha detto che il piano del porto è l’occasione per rilanciare Messina. Questo piano è la cerniera per programmare e pianificare. E’ evidente che se non ci sono questi presupposti il piano è morto in partenza. Col piano regolatore non siamo stati fermi ma è stata prodotta la cartografia cioè l’elemento di base di qualsiasi strumento organistico. Questa amministrazione ha prodotto una cartografia aggiornata al 2019, con elementi chiave per fare pianificazione moderna. Abbiamo completato studi propedeutici in merito alla materia ambientale. Per quanto riguarda il porto, è un occasione di sviluppo per la città. Una simbiosi porto–città che ci consentirà di avviare da subito le strategie di programmazione e pianificazione di Messina. Le previsioni progettuali relative al Porto dovranno essere integrate con il redigendo Piano Regolatore Comunale nell’ottica di una perfetta sinergia tra i due elementi di pianificazione che consentiranno lo sviluppo generale della città partendo dal ruolo primario rivestito dal binomio mare/porto. Sono già emerese alcune situazioni che riguardano delle opere strategiche importanti, stiamo lavorando sulla via Don Blasco e stiamo mantenendo il cronoprogramma, vogliamo collegare il porto storico e il nuovo porto. Altro elemento importante sono le infrastrutture di supporto. La cosidetta “piastra logistica” che si andrà a configurare nella zona sud e diventerà la struttura di base del retro porto. E’ un’attività che ci affranca dalla sudditanza logistica catanese. Altro elemento su quale stiamo lavorando è la messa in sicurezza del cavalcavia. Abbiamo lavorato in maniera importante per stabilire le migliorie da apportare e come intervenire. Per quanto riguarda la falce, è la parte più bella e importante della città di messina e da lì dobbiamo partire. La grande svolta è l’approccio il metodo operativo per risolvere le questioni e ottenere risultati”.

Segretario generale Gentile: “emerge un aspetto fondamentale, ci si concentra sulla complessità di questo piano regolatore determinato da aspetti socioculturali, ambientali, paesaggistici e operativi in senso stretto del porto che poi è il business dell’attività portuale. Questa occasione del piano regolatore portuale è quella di dare un’opportunità al territorio,  . Il piano regolatore portuale non ha la presunzione di stabilire adesso cosa deve realizzare ma stabilisce ambiti e sottoambiti. Si tratta di un piano di settore semplificato.” 

 

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