Zuccarello: dove sono le biciclette comprate da Acorinti per 24.000€? De Luca risponda

Dove sono le biciclette che l’ex sindaco di Messina, Accorinti ha acquistato per 24.000€? A porsi la domanda è il Presidente di Missione Messina, Santi Daniele Zuccarello
“Era il 22 Giugno 2018 quando l’ormai ex Sindaco Renato Accorinti presentava alla comunità cittadina ben 16 biciclette elettriche chiamate “e-bike 0”.
L’acquisto di queste biciclette è stato sostenuto dal Ministero dell’Ambiente che con 24.000€ ha ottenuto, oltre ai 16 mezzi, anche ben 2 rastrelliere per la ricarica.
10 di queste Bici Elettriche sono andate subito all’ATM che le voleva sperimentare per la mobilità urbana dei suoi dipendenti, le altre 6 sarebbero andate ai Vigili Urbani. Le 2 rastrelliere sarebbero state montate all’ATM e al Palacultura.
Foto e tanti video sono memoria storica della nostra città e del Web…
Oggi mi chiedo e chiedo ai cittadini:
– Queste biciclette, acquistate per ben 24000€ dal Ministero e quindi dai contribuenti, che fine hanno fatto?
– Forse le avete visto in giro?
– Avete forse notato le 2 rastrelliere per la ricarica?
Rispolvero questo acquisto ministeriale perché il nostro Sindaco De Luca, noto per i suoi Blitz ai dipendenti comunali, potrebbe anche cercare di capire dove sono finite queste biciclette elettriche.
Non vorrei che qualche dipendente se la fosse portata a casa o, peggio ancora, dopo la presentazione in pompa magna dell’anno scorso, queste “e-bike 0” fossero ritornate nel garage del Ministero sperperando di fatto soldi pubblici.
Visto che il Comune versa in uno stato economico veramente rischioso e il Sindaco gira tutta la città a fare Blitz e Inaugurazioni, sarebbe bello vedere lui e i suoi Assessori, andare per Messina in bici elettrica risparmiando di fatto tanti costi e liberando così i suoi autisti da applicare ad altre mansioni.
Qualora per assurdo non sapesse che uso farne, mio personale suggerimento sarebbe quello di collocarle nel centro storico della città, permettendone così  il noleggio ai turisti o ai cittadini Messinesi che ne volessero fare uso.
Al fine di monetizzare i beni acquistati e apparentemente non utilizzati.”

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