Stromboli, resta il divieto di scalare il vulcano: il 9 settembre prove generali per il sistema di allarme

Tra paura e curiosità, Stromboli resta l’isola preferita da molti, anche se non tutti sono disposti a rispettare le norme di sicurezza del caso. Due turisti italiani, infatti, sono stati denunciati alla procura della Repubblica a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) per non aver rispettato l’ordinanza che vieta di scalare il cratere del vulcano nell’isola eoliana. I due vacanzieri avevano oltrepassato il limite di sicurezza fissato a 290 metri e sono stati intercettati a quota 300 metri. Nei loro confronti, la polizia municipale dell’isola ha anche elevato una multa. Permane infatti il divieto di scalare il vulcano, mentre constatato il calo dell’attività vulcanica dello Stromboli, il sindaco Marco Giorgianni ha autorizzato dal 3 settembre, l’attracco nei porti di Scari e di Ginostra dei vaporetti con i turisti, togliendo così i divieti imposti nei giorni scorsi.

Intanto sono stati programmati per lunedì 9 settembre a Stromboli le prove generali di allerta per testare il sistema di allarme sonoro attraverso sirene, che funzionerà in automatico segnalando il rischio tsunami grazie al collegamento diretto con le boe collocate in prossimità della sciara del fuoco e in maniera manuale per quanto riguarda la segnalazione di imminente attività attività esplosiva del vulcano. Per entrambe le attività è importante il ruolo svolto dall’Università di Firenze che, insieme all’Ingv svolge un’attività di monitoraggio costante sull’attività del vulcano.
In queste ore è in corso di svolgimento presso il Centro Operativo (COA) di Stromboli un coordinamento tra gli uomini del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza della Regione Siciliana, della protezione civile nazionale e l’amministrazione comunale per definire le modalità operative e quelle necessarie a informare la popolazione. “È stato possibile attivare il nuovo sistema di allerta sonoro grazie al miglioramento delle linee telefoniche e di collegamento wi-fi con l’Isola di Stromboli di cui questo Dipartimento si è fatto carico nei giorni scorsi”, spiega Calogero Foti, capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza della Regione Siciliana. “Siamo costantemente sul campo per garantire con la nostra presenza attiva al fianco della popolazione le maggiori condizioni di sicurezza possibili”, conclude.

Un appello alle istituzioni è stato rivolto dagli operatori turistici. Le eruzioni del 28 e del 30 agosto rischiano di compromettere la stagione di diversi operatori turistici dell’isola, i quali chiedono aiuti di Stato: “L’isola si è svuotata, nel nostro bar, che è il principale di Stromboli, abbiamo avuto un calo di presenze del 70%. Il governo nazionale e la Regione ci dovranno sostenere per evitare di riprendere i viaggi verso l’Australia”, spiega uno di loro. (foto Chiara C)

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