Divieto di coltivazione e vendita di fave e piselli nei pressi della scuola “Beata Eustochia”

Con ordinanza sindacale di ieri, lunedì 23, a tutela della salute di minori affetti da favismo, sono stati disposti i divieti di coltivazione di leguminose fresche (fave e piselli), per un raggio di 300 metri, e di vendita degli stessi prodotti alimentari, anche in forma ambulante, per un raggio di 150 metri, dal plesso scolastico “Beata Eustochia” in via del Fante 18 all’Annunziata, per tutto il periodo di frequenza scolastica, e dalla residenza in contrada Conca D’Oro n. 12, cooperativa “Il Caminetto A”.

La disposizione sindacale stabilisce inoltre, a spese dei proprietari, l’estirpazione e la distruzione delle piantagioni di leguminose eventualmente già presenti nelle suddette aree, l’eliminazione di fave e piselli dal menù che viene servito al plesso scolastico e il divieto assoluto di introduzione nella scuola di legumi anche crudi. La vendita di leguminose fresche, preconfezionate in sacchetti sigillati, nell’area di 150 metri dalla residenza e dalla scuola, può essere effettuata solo a condizione che nell’esercizio commerciale, anche ambulante, sia esposto, bene in vista, un cartello che segnali al cittadino a rischio di crisi emolitica da favismo la presenza di leguminose fresche.

In osservanza al provvedimento, il Corpo della Polizia municipale dovrà procedere al controllo e vigilanza nei confronti di coloro che non ottemperino alle misure disposte, con denuncia all’Autorità giudiziaria in conformità all’art. 650 del Codice Penale, e provvedere allo smantellamento coattivo di eventuali coltivazioni, a spese delle parti interessate ai terreni, con il supporto operativo del dipartimento Autoparco.

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