Processo Terzo Livello, la procura chiede 6 anni e sei mesi per Emilia Barrile

Pesanti le condanne richieste dal pubblico ministero Fabrizio Monaco alla fine del processo scaturito dall’operazione Terzo Livello di cui si attende la sentenza a fine ottobre.  Al termine di una lunga requisitoria, il sostituto procuratore ha sintetizzato le accuse avanzando al Tribunale richiesta di condanna per tutti gli imputati.

6 anni e 6 mesi chiesti per l’ex presidente del consiglio Emilia Barrile, ritenuta al vertice di un comitato d’affari in cui, utilizzando il suo ruolo politico, faceva pressioni su dirigenti e funzionari comunali, per agevolare le pratiche di imprenditori amici.

Un anno e 8 mesi l’ex presidente dell’Amam Leonardo Termini, 2 anni per  il suo braccio destro Daniele De Almagro.

Chiesta la condanna anche per il già dirigente comunale di Milazzo Francesco Clemente (2 anni e 10 mesi),  e il costruttore mamertino Vincenzo Pergolizzi, (6 anni) le figlie Teresa (2 anni), Stefania (2 anni e 4 mesi) e Sonia (2 anni e 4 mesi), gli imprenditori Angelo e Giuseppe Pernicone, (entrambi a 2 anni) di Santa Lucia sopra Contesse, già coinvolti nell’inchiesta Matassa, 4 anni Michele Adige, 7 anni il commercialista Marco Ardizzone, Elio Cordaro,(4 anni e 10 mesi)   Tony Fiorino (3 anni) Giovanni Luciano (4 anni e 2 mesi) Vncenza Merlino 4 anni e 8 mesi, Carmelo Pullia. (4 anni)

La parola adesso passa al collegio di difesa composto tra gli altri dall’avvocato Favazzo, già difensore di Francantonio Genovese, che proprio con la Barrile concluse polemicamente il rapporto politico che li aveva visti insieme nelle fila di Forza Italia.
A gennaio scorso era stata scagionata la collaboratrice della Barrile, Angela Costa, mentre ha scelto la messa alla prova e dunque non compare al processo l’imprenditore Sergio Bommarito ai vertici della Fire, il colosso nazionale del recupero crediti.

 

 

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