Riequilibrio finanziario: MessinAccomuna, “ora De Luca dice le stesse cose dei suoi predecessori”

Un giro largo, il tempo di far perdere la memoria di certe dichiarazioni, che il sindaco Cateno De Luca si ritrova a sostenere quanto evidenziato un anno fa dagli ex assessori Cuzzola e Signorino sui conti di Palazzo Zanca. Ed ovviamente la cosa non poteva passare inosservata agli attivisti del laboratorio civico “MessinAccomuna” che vede tra gli altri partecipi alcuni esponenti della vecchia amministrazione tra cui lo stesso ex sindaco Accorinti.

Ecco cosa scrivono in un documento: “Sul riequilibrio finanziario Mistikid si veste da Mago Merlino e, guarda caso, dice le stesse cose dei suoi predecessori, ma il suo gioco è scoperto: l’aveva già dichiarato nella conferenza stampa del “Salvamessina”, quando aveva dichiarato di aver rappresentato una situazione molto più grave del previsto per avere il “via libera” a quegli insulsi provvedimenti, assunti senza alcuna valutazione da parte del Consiglio. La prova? NESSUNO dei provvedimenti del Salvamessina ha trovato applicazione: l’atto era totalmente inutile e ininfluente sulla situazione finanziaria del Comune. Cosa è successo in realtà?
A) I conti (come detto in tutte le lingue dalla precedente amministrazione) erano stati “messi in sicurezza” con una profonda opera di verifica della situazione debitoria, di creazione di risorse finanziarie, di governo e riduzione della massa debitoria, di avvio delle transazioni. Un lavoro attento e approfondito, fatto con serietà e senza strombazzare.
B) Oggi De Luca (se ci riesce) raccoglie il frutto di questo lavoro e, tanto per cambiare, se lo mette sul petto come una medaglia.
A differenza di chi c’era prima, lui ha determinato un maggiore risparmio sulle transazioni, ma i suoi conti erano farlocchi e hanno solo inutilmente appesantito il passivo del Comune (solo con ATM sono stati messi nel piano di riequilibrio almeno 50 milioni di debiti inesistenti), per poi poter dire: “è stato fatto un miracolo”. E’ una tecnica facile: fingere un disastro per poi millantare di averlo risolto. Come mai, infatti, il sindaco-Mistikid è sempre scappato da ogni confronto sui conti?
Ma davvero un sindaco si permetterebbe di raccontare fuorvianti storielle ai suoi amministrati? De Luca sì. Un esempio di qualche giorno fa. Secondo De Luca l’amministrazione e gli uffici, prima di lui, non avevano fatto niente per “scovare” gli evasori della TARI. Peccato che negli anni scorsi erano state individuate più di 12.000 utenze non censite, che adesso ne mancano si e no 6.000 e non 35.000, come da lui sostenuto nello strampalato studio sul “Tax Gap” del “Salvamessina”; infatti, stando ai i suoi conti, i messinesi dovrebbero essere non circa 230.000, ma …più di 300.000!!!
Fumo negli occhi per confondere i cittadini. Se il riequilibrio finanziario funziona è perché, come detto da chi c’era prima, sono state poste solide basi all’economia del Comune. De Luca, infatti, ripete oggi quanto detto da Cuzzola e Signorino un anno fa”.

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