La verità sui trafficanti di uomini, solidarietà dell’Odg a Nello Scavo

Ancora un giornalista seriamente minacciato e da venerdì scorso sotto tutela della polizia. Si tratta di Nello Scavo, catanese, con un passato a La Sicilia e oggi cronista e inviato di Avvenire al quale va la solidarietà  e il pieno sostegno dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia. Il collega si è  occupato di migranti e dei trafficanti di esseri umani, mettendo in luce in  particolare il ruolo di uno di questi, conosciuto come Bija di cui, con uno scoop, documentò la sua strana presenza in Sicilia, nell’ incontro di Mineo del 2017 tra le autorità italiane e le libiche per definire un accordo che consentisse  di bloccare le  partenze di profughi in arrivo sulle nostre coste. Ora le minacce che fanno capire come Nello Scavo abbia colto nel segno.

“Come Ordine  – dichiara il presidente Giulio Francese – esprimiamo la nostra affettuosa vicinanza al collega, certi che non si lascerà intimidire e rafforzerà i propri sforzi per raccontare la verità sugli interessi economici e le atrocità che si celano dietro il disumano traffico di migranti”.

Anche l’Ucsi Sicilia “Unione Cattolica Stampa Italiana” in tutte le sue componenti, manifesta “sostegno e incondizionata solidarietà umana”, dopo avere appreso delle recenti minacce contro il collega.

I giornalisti cattolici di Sicilia sostengono e sono solidali con Nello Scavo, esprimono la loro preoccupazione e chiedono alle istituzioni nazionali e internazionali il massimo impegno, per proteggere il collega e prendere provvedimenti contro chi ha “creato” la preoccupante falla.

“Questi momenti ci fanno riflettere sul ruolo del Tribunale penale internazionale dell’Aja, ente che in questi anni inspiegabilmente non è stato mai chiamato ad assolvere i propri compiti. La tratta di esseri umani e la tortura, sono palesemente crimini contro l’umanità. Serve un coinvolgimento ampio, perché quanto accaduto non si verifichi più. La minaccia ci fa capire che l’indagine giornalistica  svolta da Nello Scavo è stata efficace e deve continuare” – ha detto il presidente dell’Ucsi Sicilia Domenico Interdonato.

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