Missione Italiana in Libano: Messina lancia un ponte sul Mediterraneo

Nei giorni scorsi, nell’ambito dei progetti di Cooperazione Civile e Militare (CIMIC), il Contingente Italiano della missione UNIFIL, attualmente su base Brigata Aosta, è stato promotore dell’iniziativa di incontro tra la Municipalità di Tiro e la Città Metropolitana di Messina, con l’obiettivo di creare sinergie tra imprese, istituzioni pubbliche ed enti di ricerca per attività di trasferimento tecnologico e di cooperazione nel comparto agro-alimentare.

Peacekeepers italiani, in conformità alla Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che dà mandato di supportare la popolazione libanese, hanno iniziato a lavorare da alcuni mesi alla formalizzazione di reciproci scambi di interessi tra mondo dell’imprenditoria siciliana e controparte libanese, con il precipuo fine di creare nuove opportunità di sviluppo, crescita e benessere per la popolazione del Libano del Sud.

Per questo, grazie alla regia dell’Ambasciata d’Italia in Libano e all’Ufficio di rappresentanza a Beirut dell’Italian Trade Agency, il sindaco Hassan Dbouk e i rappresentanti della Municipalità di Tiro hanno incontrato presso la base di Shama, sede del Contingente Italiano comandato dal Generale di Brigata Bruno Pisciotta, la delegazione del Comune di Messina guidata dal Vice Sindaco Salvatore Mondello e composta da alcuni imprenditori del settore agroalimentare della provincia di Messina, per sottoscrivere l’Accordo Quadro di Cooperazione fra i due comuni.

Questo accordo consentirà l’avvio di scambi commerciali tra le parti, ispirandosi agli obiettivi di crescita sostenibile, definiti nel Programma Quadro dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione. La prima azione concreta che scaturirà dal citato accordo, sviluppato con il supporto del Contingente, sarà la costituzione di una joint-venture, registrata nella Municipalità di Tiro, che avrà come obiettivo finale quello di coordinare i flussi di prodotti agricoli siciliani destinati ai mercati libanesi e del al Oriente e di quelli libanesi verso il mercato intracomunitario europeo. Tale Hub fornirà supporto di tipo commerciale, logistico, amministrativo e normativo all’iniziativa.

Il progetto, nel suo complesso, si configura come un esempio concreto di sinergia per la promozione del Sistema Paese, nel quale il contingente in teatro operativo crea le condizioni per lo sviluppo dell’area di interesse, anche tramite l’adozione di iniziative economico-commerciali. I contingenti militari, in coordinazione con le amministrazioni locali nazionali, diventeranno soggetti attuatori a supporto delle aziende nazionali, con il principale obiettivo di creare una stabile e duratura collaborazione tra imprese, istituzioni pubbliche ed enti di ricerca per attività di trasferimento tecnologico e di cooperazione nelle aree d’impiego. Infatti, grazie al credito finora ottenuto nella propria area di operazioni, è stato possibile per i Caschi Blu italiani facilitare questa importante iniziativa di cooperazione civile e militare, fortemente richiesta dalle autorità locali del sud del Libano.

Inoltre, nelle prossime settimane l’Università degli Studi di Messina e l’Università del Libano, supportati dalla Brigata Aosta, formalizzeranno un accordo negli specifici ambiti di pertinenza che si inserirà nel campo della collaborazione tra le due città del Mediterraneo.

 

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