Tsunami giudiziario nello Stretto: ai domiciliari il sindaco di Villa San Giovanni e dirigenti di Caronte & Tourist accusati di corruzione

Al centro dell’indagine della procura di Reggio Calabria ci sarebbe l’utilizzo dei piazzali davanti agli imbarchi dei collegamenti fra Calabria e Sicilia. E’ clamorosa l’ inchiesta che ha portato ai domiciliari il sindaco di Villa San Giovanni, Giovanni Siclari, di Forza Italia, fratello del senatore Marco Siclari; il presidente della Caronte, Nino Repaci; l’amministratore delegato Calogero Famiani; il geometra Giancarlo Trunfio dell’Ufficio Tecnico del Comune; un vigile urbano, Vincenzo Bertuca; l’Ingegnere Francesco Morabito, capo dell’Urbanistica.

La vasta operazione dell’Arma dei Carabinieri di Reggio Calabria è  coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia reggina, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari nei confronti di 11 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta, falso in atto pubblico, truffa aggravata e peculato e per una persona solamente anche concorso esterno in associazione mafiosa.

Al centro delle accuse la gestione dei piazzali necessari al servizio traghettamento, che Caronte avrebbe sempre gestito a proprio piacimento. Più lavori pagati con soldi pubblici, ma piegati alle esigenze della holding dei traghetti.

Dalle indagini è infatti  emerso come “un imponente gruppo economico privato, con la compiacenza di un sindaco di un comune dell’area dello stretto, è riuscito ad ottenere illecitamente l’affidamento di un’area sulla quale poi è stata realizzata un’opera di interesse del gruppo in questione”.

I Carabinieri di Reggio Calabria, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia hanno accertato come i manager indagati, hanno promesso di elargire utilità ad amministratori comunali, che in cambio hanno asservito la loro pubblica funzione agli interessi privati della società di navigazione.

Nello specifico, Antonino REPACI si è mosso anche con il vertice dell’amministrazione comunale, individuando il suo principale interlocutore nel sindaco Giovanni SICLARI, al fine di assicurarsi l’affidamento di un’area sulla quale la sua società aveva progettato la realizzazione di alcuni lavori.
I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che il Procuratore di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, terrà alle ore 09.30 presso il Comando Provinciale Carabinieri.

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