Prima il blocco dello Stretto, ora “l’occupazione” dell’hotel Europa: De Luca “vuol liberare” le persone per cui ha chiesto l’applicazione della burocrazia

di Palmira Mancuso – La situazione è paradossale. Il nuovo nemico di Cateno De Luca è la “malaburocrazia”. E tutti saremmo d’accordo se a pagare per questa condivisibile battaglia politica non fossero i siciliani utilizzati come “caso” per dimostrare le falle del sistema burocratico.

Andiamo ai fatti: il sindaco De Luca si è messo in prima linea chiedendo il blocco dello Stretto e fermando in diretta facebook (con tanto di collegamenti con Barbara D’Urso e Barbara Palombelli) le auto di chi stava traghettando per i motivi stabiliti dal DPCM: forze dell’ordine, lavoratori giustificati, casi di necessità. E così, sebbene il suo blitz non abbia sortito effetto, se non quello di far gridare ad una invasione (smentita dai numeri e dal viminale) ha usato i cittadini incappati nella burocrazia per dimostrare fino in fondo la sua tesi: ovvero che le ordinanze (se non sono le sue) sono “acqua fresca”.

Molte persone sono quindi rimaste a Villa San Giovanni, perchè si sono messe in viaggio nelle ore in cui il decreto Speranza-Lamorgese stabiliva una ulteriore restrizione per gli spostamenti da un comune all’altro: fatte salve le necessità (sui cui on vi è specifica ma ci si affida al buonsenso) e comunque con l’obbligo di quarantena previa comunicazione ai rispettivi sindaci.

Adesso il Sindaco Cateno De Luca, che gridava e grida al “rispetto delle regole”, chiede (giustamente) di applicare il buonsenso alla fredda burocrazia a cui si appellava lunedì. E annuncia: Sono all’hotel Europa, in cui stazionano circa 100 persone, ferme da ieri. Rappresentano una parte di quelli che erano bloccati a Villa San Giovanni. Ieri notte qualcuno di loro è stato liberato dal Prefetto di Reggio Calabria. Noi, già ieri pomeriggio, avevamo dato parere favorevole per risolvere quella che chiamo una vergogna di Stato. Queste persone non dovevano arrivare sullo Stretto, dovevano essere fermate prima. Il Governo la deve smettere di creare queste situazioni di grande imbarazzo, perché non siamo carne da macello. Adesso occupo io l’hotel e ci resterò fino a quando le persone all’interno saranno scortate alle relative residenze, dove osserveranno la quarantena. Saranno contattati tutti i sindaci dei comuni di destinazione ma io sarò l’ultimo ad uscire, in segno di protesta contro una burocrazia paradossale. Sono per il rispetto delle regole ma se le stesse creano imbarazzi, occorre provvedere. Tutta la vicenda è indecente, ci sono anche bambini di 8 mesi, con delicati profili sanitari e lo Stato che fa? Nulla. Occupo io l’hotel e vediamo chi viene a liberarmi. Ma prima dovranno farlo con questi disperati. Rischiamo di morire di mala burocrazia oltre che di Coronavirus”. 

In piena emergenza, a pagare (oltre al centinaio di persone scortate all’hotel Europa) sono le forze dell’ordine: chiamate a mantenere la calma, tra ordinanze e guerra di competenze, tra isteria e allarmismo da fake news, tra chi in buonafede si smarrisce e chi in malafede si agguerrisce.

Il Sindaco ha inoltre annunciato (ormai i giornalisti non hanno più conferenze stampa a cui accedere e quindi riferiamo quanto giunge da un anonimo “ufficio stampa del sindaco”) che “ per ciò che concerne gli altri attraversamenti posso confermare che la realizzazione della banca dati per la verifica delle condizioni per l’attraversamento dello Stretto ha trovato una pratica attuazione. La SalesForce.com Italy srl, società con sedi in tutto il mondo, ha offerto al Comune di Messina, a titolo completamente gratuito, la realizzazione di un sistema operativo e di una app collegata allo stesso per la realizzazione della banca dati funzionale alla emissione dei biglietti di viaggio. La piattaforma è stata sviluppata in poco più di 24 ore e già domani si potrà procedere al suo lancio pratico con le compagnie di navigazione Caronte e Blu Jet che si sono dichiarate pronte a dare ottemperanza alla nostra Ordinanza sindacale n. 75 del 24/3/2020, mentre successivamente si passerà alla sua applicazione anche con le Ferrovie dello Stato. Intendiamo così affrontare finalmente in modo efficiente e razionale l’attraversamento dello Stretto, nel rispetto della disciplina vigente quale misura strategica per il contenimento del contagio da Coronavirus”

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