Coronavirus e soldi pubblici, da Messina De Lucia accende i riflettori: la mafia tenterà di “entrare in gioco”

“Bisogna stare molto attenti a come il denaro pubblico verrà distribuito e speso, perché è lì che le mafie tenteranno di entrare in gioco. Penso in particolare agli appalti per opere pubbliche che dovranno ripartire, ma per i quali l’attenzione dovrà essere estrema”. Così il procuratore capo Maurizio De Lucia lancia oggi l’allarme dalle pagine della Gazzetta del Sud, in vista di un flusso di denaro pubblico destinato a sostenere e poi far ripartire il Paese afflitto dall’ emergenza coronavirus, e sulle possibili infiltrazioni mafiose nei prossimi mesi.

“La possibilità esiste ed è concreta – ha detto De Lucia – Si può dire ciò guardando alla storia delle mafie e alla loro capacità di infiltrarsi nei tessuti economici legali. Non c’è dubbio che la crisi che stiamo vivendo impone allo Stato una straordinaria e necessaria immissione di denaro pubblico nel circuito economico.

Per il momento direi che le mafie sono in attesa. I rilevanti limiti alla circolazione attualmente imposti valgono anche per loro e ne limitano significativamente la libertà di azione. Ma è evidente, perché ce lo insegna la loro storia, che sono in attesa di cogliere tutte le opportunità che la gestione della crisi epidemica offre loro”.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it