De Luca proroga le ordinanze al 13 Aprile e attacca ancora il Governo

di Michele Bruno – Il Sindaco di Messina, nella sua consueta diretta delle 18:45 ha annunciato la proroga alle varie restrizioni (di movimento delle persone e alle attività commerciali) previste dalle diverse ordinanze da lui emanate durante l’emergenza.”Sono state estese al 13 Aprile – ha detto il Sindaco- non al 30, perché quelli che stanno sopra di noi non hanno il coraggio di dire la verità, e cioè che dovremo stare ancora un mese a casa”. Si tratta di una chiara critica al Governo Conte, ormai da tempo nel mirino delle sue esternazioni.

Ha poi aggiunto che “a causa della penuria di prodotti necessari per  l’igiene personale prodottasi a  causa della enorme richiesta in città, e per evitare il rischio di assembramento nelle attività che sono autorizzate a venderne, viene consentita l’attività vendita al dettaglio di profumerie, rivendite di prodotti per toletta, igiene personale, saponi, detersivi, pulizia per la casa dalle 8 alle 14, ma che saranno chiuse nei festivi.

Il Sindaco ha poi risposto a delle critiche sui suoi spostamenti a Fiumedinisi tra la sua dimora e quella dei genitori. A dire del Sindaco alcuni commentatori social avrebbero messo in dubbio la liceità di questi spostamenti. Il Sindaco ha mostrato in video il certificato di residenza a Fiumedinisi e spiegato che i dpcm permettono spostamenti brevi e dettati da necessità come il suo (per rifornirsi di generi alimentari uova e lattughe e per rifornire i genitori).

L’Assessore Massimiliano Minutoli ha fatto il punto, come sempre, dei contagi a Messina: 300 casi ad oggi, 128 ricoveri, 14 guariti in tutto, e 3 decessi oggi (in tutto 20 da inizio emergenza (qui il report della Regione e il quadro a Messina). Ha poi puntato l’attenzione sul numero di “6 incidenti stradali a Messina oggi, in una città che dovrebbe essere deserta.” ha infine ricordato il  Conto corrente postale del Comune per effettuare donazioni (ne abbiamo parlato in un articolo di ieri)  e ringraziato anche oggi persone e attività commerciali che hanno donato. In seguito Minutoli ha affermato che a Messina “ sono state prodotte per l’emergenza e poi distribuite dalla Protezione Civile 13350 mascherine, oggi oltre 1000.

il Sindaco ha allora sostenuto che recentemente “sono state redatte sanzioni ai panifici perché gli operatori erano sprovvisti di mascherine”. Si è allora prodotto nuovamente in attacchi al Governo perché insisterebbe nell’imporre mascherine certificate. Di fatto anche la Stampa di recente ha riportato che in Italia c’è una enorme carenza di mascherine certificate per operatori sanitari e che solo un’azienda in Italia può produrle. Gli enti certificatori si trovano uno in USA e uno in Cina. L’Italia dipenderebbe quindi in gran parte dall’estero. Il Sindaco sostiene la necessità di derogare alle leggi vigenti per l’emergenza, ma il Governo starebbe appunto pensando a farlo per agevolare almeno gli operatori commerciali. 

 

PROCESSIAMO IL SINDACO DE LUCA?

Publiée par De Luca Sindaco di Messina sur Vendredi 3 avril 2020

 

Il Primo Cittadino ha letto un messaggio arrivatogli in diretta da parte di un ragazzo il quale avrebbe affermato che “gli operatori sanitari in città non sono tutelati, le condizioni di sicurezza negli ospedali assenti. Mio padre è un infermiere. Gli operatori sono continuamente esposti al contagio. Ci dicono che ci vuole una settimana per l’esito di un tampone, un membro dell’ospedale contagiato ha avuto contatti con infermieri e medici e non si riesce a sapere nulla in tempo breve.” De Luca è allora partito in uno sfogo “Come possono queste persone continuare a lavorare in queste condizioni? Abbiamo 7/8 macchine per fare i tamponi a Messina e ce n’è solo una in funzione! Come può la nostra sanità reggere in una situazione del genere? Ho già detto che in queste situazioni bisogna mettere in auto-isolamento subito chi è stato in contatto con i contagiati in strutture a parte! Non possiamo permetterci focali negli ospedali!”

 

Verso il termine della diretta, sulla vicenda della denuncia per Vilipendio alla Repubblica, intentatagli dal Ministro Lamorgese per i toni poco edificanti usati nei suoi confronti durante la manifestazione scorsa del Sindaco alla Rada San Franceso, ha detto chiaramente “Io voglio essere processato. Mi difenderò da quello che è un crimine di Stato!“. Ha poi nuovamente parlato della Banca dati per gli attraversamenti sullo Stretto, di cui però non sono ancora chiari i risvolti per i quali è al momento fermo l’iter.

Ha ricordato che domani ” ci sarà la manifestazione alla Rada alle 20:30″. ancora contro i presunti via vai sullo Stretto.

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