Cassa integrazione, Regione Sicilia: Sammartino (IV), deputati M5S e Sindaco di Palermo chiedono subito provvedimenti

 di Michele Bruno – Sulla questione del mancato esito di molte delle richieste di cassa integrazione da parte degli uffici della Regione Sicilia, intervengono, oltre al Sindaco di Messina (vedi qui), anche il gruppo parlamentare M5S all’Assemblea regionale, il deputato regionale di Italia Viva, Luca Sammartino e il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando.

“La mancata assegnazione della Cassa Integrazione in Deroga in Sicilia dimostra ancora una volta tutto il fallimento del Governo Musumeci. Ho sollevato da settimane, anche in V Commissione, il tema, dove sono state esposte anche le legittime preoccupazione degli imprenditori e dei sindacati. Il Presidente non ha saputo programmare per tempo e adesso scarica sui dipendenti regionali le sue responsabilità. Non è stato capace di trovare le soluzioni con le parti sociali e come sempre rincorre i problemi senza riuscire mai ad affrontarli.”. Ha detto Sammartino, Presidente della Commissione Cultura, Formazione e Lavoro dell’ARS.

“Ci sono quasi 150mila lavoratori che aspettano da due mesi prosegue il deputato Iv – e non è possibile assistere ad un continuo scarica barile di responsabilità tra la Regione e gli uffici. Basta con le polemiche, rischiamo che scoppi una bomba sociale. I siciliani sono stufi. Musumeci venga in Aula a chiarire immediatamente”.

Questa è invece la riflessione del gruppo dei deputati M5S, con parole non dissimili nella conclusione “Chiedere un bonus aggiuntivo di 10 euro per ogni pratica di cassa integrazione analizzata è vergognoso, sembra quasi una speculazione, se pensiamo a quei siciliani che in questo difficilissimo momento storico non sanno come fare la spesa. I dipendenti della Regione hanno già lo stipendio e per le ore in più è già previsto lo straordinario, stanno lavorando in smart working e l’esame delle pratiche rientra nel loro lavoro. Vogliamo ancora sperare che l’assessore regionale del Lavoro, Scavone, faccia scelte responsabili, come aumentare finalmente la dotazione di personale al dipartimento, anziché dare qualche mancetta per accontentare questa richiesta dei sindacati”.

“Si sta continuando a perdere tempo – aggiungono – sulle spalle dei lavoratori siciliani che ancora non hanno ricevuto gli assegni. La Regione trasmette a ritmi lentissimi le pratiche all’Inps. Non si è stati capaci di mettere a punto per tempo una macchina organizzativa efficiente, né dal punto di vista informatico né dal punto di vista del numero di dipendenti. Circa 4.000 le pratiche analizzate dai 132 dipendenti, su 37.000 richieste di imprese che riguardano 139.000 lavoratori. Con questo ritmo passeranno mesi. Ma chi ha realizzato questa piattaforma informatica che sta andando così male e che sta bloccando tutto? L’assessore Scavone venga domani in aula a riferire, dia risposte certe e dica subito come intende rimediare. Oppure tragga le conclusioni di una vicenda che suona sempre più come il fallimento del suo ruolo politico”, concludono i deputati.

Repubblica oggi ha ricostruito la vicenda: “Al tavolo – ha accusato il capo del Dipartimento Lavoro Giovanni Vindigni, riferendosi all’incontro tra Regione e sindacati per risolvere l’impasse – i sindacati mi hanno chiesto di riconoscere ai dipendenti un bonus di 10 euro per ogni pratica analizzata”.

La trattativa fra sindacati e Regione per sbloccare le pratiche sulla cassa integrazione si è arenata dunque su un nulla di fatto: nonostante, infatti, le organizzazioni dei lavoratori esultino per l’accordo raggiunto, al dipartimento Lavoro non c’è alcuna intenzione di accettare la proposta messa sul tavolo dai sindacati. Il blocco è alla Regione. Dove si è partiti in ritardo e dove c’è (per esplicita ammissione dell’assessorato, che l’ha detto in uno degli incontri con i sindacati) una piattaforma informatica non all’altezza del carico di lavoro da affrontare, le pratiche di circa 37mila imprese. All’Inps, infatti, non c’è nessun problema: delle 4.022 pratiche trasmesse dalla Regione, domenica sera solo 244 non erano ancora state analizzate dall’Inps. Così, ieri pomeriggio, Vindigni ha convocato i sindacati. Alla fine è stata sottoscritta un’ipotesi di accordo: una proposta, cioè, che non è ancora definitiva. Sul tavolo la possibilità di aggiungere altre 100 persone alla squadra di 132 uomini che sta smaltendo le pratiche.

arriva dunque anche l’appello del sindaco di Palermo Leoluca Orlando “Si torna ancora una volta a sollecitare alla Regione siciliana l’accelerazione dei tempi per l’avvio del pagamento dalla cassa integrazione in deroga come previsto dal decreto ‘Cura-Italia’  a tutela dei lavoratori siciliani di aziende che stanno attraversando – scrive in una nota il primo cittadino palermitano – una profonda crisi a causa dell’emergenza coronavirus. Sembrerebbe che siano state trasmesse all’Inps per il relativo pagamento soltanto il 4 per cento delle pratiche presentate”.

“La condizione di emergenza ha colpito in particolare il lavoro non strutturato nei settori del commercio, della ristorazione, del turismo e del terziario per il quale – prosegue – è necessario intervenire attraverso la tempestiva erogazione della cassa integrazione in deroga. Si tratta di evitare una ulteriore situazione di tensione che si aggiungerebbe a quella che già vivono le fasce più deboli della popolazione destinatarie dei buoni alimentari, che sta creando – conclude – un ulteriore appesantimento nei confronti di comuni per il sovraccarico dei destinatari di interventi di beni alimentari di prima necessità“.

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