Cannabis con additivi: interviene Santa Sarta del comitato pazienti cannabis di Sant’Alessio

Dopo la pubblicazione del nostro articolo sull’allarme tra giovani e giovanissimi circa la presenza in città di cannabis con additivi, ci ha scritto Santa Sarta, fondatrice del comitato pazienti cannabis medica (https://www.pazienticannabis.it/chi-siamo/) con sede a Sant’alessio Siculo in Provincia di Messina, per mettere a conoscenza  i pazienti del territorio dell’esistenza di questa associazione no profit, che opera in tutta Italia.

“Ho apprezzato molto il vostro articolo e vorrei mettere a conoscenza  i pazienti del territorio dell’esistenza  della nostra associazione no profit, che opera in tutta italia e in particolar modo in Sicilia essendo la mia regione di residenza” – si legge in una nota –

E’ un appello che rilanciamo, preoccupandoci che questa sostanza possa finire nelle mani di giovanissimi ed ignari consumatori.

Il comitato pazienti cannabis medica invita tutti i pazienti a diffidare di prodotti spacciati per legali e di affidarsi solo a professionisti. Chiunque volesse intraprendere il percorso di cura con la cannabis medica ci può contattare all’indirizzo email [email protected], e saremo lieti di affiancarvi in questo percorso terapeutico .

Inoltre cogliamo l’occasione per rinnovare l’appello alle istituzioni. Dopo aver appreso notizie così preoccupanti per la salute dei consumatori riteniamo che sia doveroso e urgente regolamentare il mercato della cannabis TUTTA.

In Italia ci sono diversi milioni di consumatori di cannabis e come tutti sappiamo, fino ad oggi, non vi è mai stata una fatalità umana documentata da overdose, anzi da anni ormai viene utilizzata a scopo medico con ottimi risultati.

La verità è che abbiamo bisogno di prodotti sicuri per la nostra salute e di sicuro la criminalità organizzata non è interessata a questo ma a fare profitto a discapito della nostra salute, quindi è necessario regolamentare il mercato della canapa industriale, quello della cannabis ludica e attuare le leggi già esistenti sulla cannabis terapeutica eliminando la differenziazione di Regioni per dare equo e  libero accesso a tutti i pazienti che possono trarre benefici da questa terapia senza avere più pazienti di serie A e pazienti di serie B a seconda dalla regione in cui si vive.

Bisogna inoltre portare avanti la ricerca scientifica, la preparazione dei medici e farmacisti e bisogna aumentare la produzione nazionale e le importazioni di varietà diverse per soddisfare la quantità necessaria dei pazienti e perchè no magari un giorno poterla esportare anche. La canapa ha mille utilizzi, è un mercato green e in piena espansione in tutto il mondo.

Bisogna togliere questo mercato alla criminalità organizzata che come vediamo non si è fermata nemmeno ora che siamo in piena emergenza spacciando cannabis con additivi chimici mettendo a rischio la salute di consumatori ignari”.

Cannabis, lo sapevi che?

Fino ad oggi, non vi è mai stata una fatalità umana documentata da overdose di cannabis.Www.pazienticannabis.it #cannabis #pazienticannabis #comitatopazienticannabismedica #dirittodicura #overdose

Publiée par Comitato Pazienti Cannabis Medica sur Lundi 13 avril 2020

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