Strada di via Don Blasco: l’abbaglio progettuale che non ti aspetti!

“Come si può definire, se non “abbaglio progettuale”, l’inserimento dei pali della pubblica illuminazione esattamente al centro del marciapiede nella costruenda strada di collegamento di via Don Blasco?”. Il consigliere comunale Libero Gioveni rileva attraverso delle foto inequivocabili un’autentica assurdità progettuale che stride non poco con quanto di buono finora fatto nel dare esecuzione al tanto atteso progetto dell’importante opera pubblica.

“Pur nel compiacermi per lo stato di avanzamento dei lavori della grande infrastruttura per la quale anche il Consiglio Comunale ha contribuito l’anno scorso approvando la delibera di inversione delle priorità di assegnazione degli alloggi facendo sgomberare le famiglie delle case D’Arrigo per permettere il proseguimento dei lavori – evidenzia Gioveni – ritengo non si possa accettare che dei soldi pubblici vengano spesi nel caso di specie senza alcuna logica (perché non posizionare i pali su un lato anziché al centro?) o comunque senza ottenere una piena funzionalità”.

“Io non conosco, infatti, non avendo preso una rullina metrica in mano – prosegue il consigliere – quanto distano esattamente i pali dal muro o dal ciglio del nuovo marciapiede della via Giuseppe Franza, ma possibile che non si arrivi a pensare alle difficoltà di passaggio di un passeggino o di una sedia a rotelle?”

“Davvero assurdo tutto questo – insiste il consigliere comunale – soprattutto se si pensa che tutti i pali finora posti in opera siano stati posizionati così, con tanto di rifiniture del marciapiede che fanno pensare evidentemente alla remotissima possibilità che il lavoro venga rifatto di nuovo a perfetta regola d’arte”.

“Mi farò carico a questo punto – conclude Gioveni – alla luce di quanto rappresentato, di calendarizzare delle sedute della Commissione lavori pubblici che presiedo per verificare con i vari RUP e direttore dei lavori delle costruende grandi opere pubbliche in città (quindi non solo via Don Blasco) l’andamento dei lavori, chiedendo agli interessati anche alcuni particolari progettuali per i quali, pur sforzandomi, mi riesce difficile a comprenderne la ratìo”.

 

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