Lipari, morte Pace: arriva una seconda ambulanza mentre avanza il Coordinamento a difesa del Diritto alla Salute di tutti gli eoliani

di Luana Spanò – Dopo la morte di Pace arriva una seconda ambulanza a Lipari con provvedimento straordinario dell’assessore regionale Razza e del direttore generale dell’Asp 5, La Paglia.

“La procedura adottata – ha affermato il direttore della centrale 118 del bacino di Messina, Dino Alagna – rientra nei tempi e nei modi previsti. In particolare, dopo la chiamata di soccorso da parte dei familiari del paziente (affetto da una grave patologia) la Centrale 118 ha inviato subito sul posto il personale della guardia medica locale, che ha assistito con manovre rianimatorie il paziente”.

Tuttavia il 118 afferma: “L’ambulanza è intervenuta in casa dell’uomo, sette minuti dopo la partenza dall’ospedale di Lipari, dove era stata accompagnata un’altra paziente assistita in codice rosso. Tale prassi rientra nelle abituali linee guida di soccorso vigenti in tutta la nazione. Al momento dell’arrivo del mezzo del 118, l’uomo è stato trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale dove è deceduto successivamente”.

Ad un mese dalla stretta di mano con Razza, i risultati raggiunti sono pochi ed incerti

Dopo la morte di Lorenza tutti i comitati che si sono occupati della questione ospedale, si sono uniti nel Coordinamento dei Comitati in difesa dell’Ospedale di Lipari e della salute degli Eoliani.

Il Coordinamento ha fatto il punto sui risultati ottenuti:

“Nello specifico, alla luce dei risultati dei primi bandi, sono giunte le seguenti disponibilità:

  • 3 anestesisti a completare l’ attuale pianta organica, che dovrebbero coprire il servizio h24;
  • 1 cardiologo che completa l’attuale pianta organica ma che ancora è insufficiente a garantire il servizio h24;
  • 2 medici di pronto soccorso ad integrazione e parziale sostituzione di quelli presi in convenzione dal Papardo;
  • 1 ginecologo a completare l’attuale pianta organica;
  • 1 ortopedico a completare l’attuale pianta organica;
  • Ricordiamo che queste assunzioni sarebbero a tempo determinato ( per altro, a scadenza 31 Dicembre) e che comunque riguarderebbero una pianta organica insufficiente rispetto alle necessità del nostro ospedale ed ai LEA.

Rispetto all’attuale pianta organica, rimarrebbero ancora scoperti:

  • Reparto infermieri e OSS (in forte sofferenza), per i quali non è stato pubblicato nessun avviso pubblico (con atto di interpello dovrebbero venire 3 infermieri o meno, a fronte di una carenza di 30 unità)
  • ostetricia (mancherebbe 1 ostetrica);
  • radiologia (mancherebbero 3 tecnici);
  • laboratorio analisi (mancherebbero 3 tecnici);
  • autisti (ne mancherebbero 2);
  • ufficio ticket (mancherebbero 2 unità).
  • L’ASP 5 si sarebbe impegnata a bandire dei concorsi a tempo indeterminato per colmare le carenze d’organico, ma ci annuncia un’attesa di più di 6 mesi solo per la “definizione delle procedure” per perfezionare i bandi…sono tempi per noi inaccettabili!

Vogliamo essere molto chiari: i timidi passi avanti fatti in questo mese non hanno ancora affrontato i problemi cruciali del nostro ospedale: non possiamo dirci soddisfatti e stiamo chiedendo un incontro urgente a La Paglia per avere ulteriori chiarimenti.

Il 2 Ottobre abbiamo avuto un incontro con l’Amministrazione Comunale, anch’essa insoddisfatta e pronta a lottare al nostro fianco alla luce delle promesse mancate.

Il 20 Ottobre ci sarà un tavolo istituzionale a Palermo dedicato alla sanità delle piccole isole: il Sindaco e una nostra delegazione saranno presenti, per far definire il futuro modello di sanitario e per le Eolie e la futura pianta organica  e per far capire alla Regione che sulla sanità a Lipari non transigiamo più.

Non molliamo la presa: grazie ai tre avvocati che fanno parte della nostra delegazione, stiamo effettuando un accesso agli atti per valutare le vie legali, ma siamo pronti ad intraprendere azioni forti, popolo e Comune fianco a fianco.

Il Coordinamento dei Comitati in difesa del’Ospedale di Lipari si è riunito con lo scopo di creare un fronte comune, forte ed efficace, all’interno della Comunità Eoliana ma non solo: per questo siamo in contatto con gli altri comitati siciliani in mobilitazione permanente (in particolare Pantelleria vuole Nascere ed Orgoglio Castelvetranese – Belicino) per organizzare azioni comuni ed allargare il fronte della protesta.

Massima attenzione quindi e pronti ad agire, amareggiati per quella stretta di mano che ancora non ha abbracciato tutte le problematiche della sanità eoliana”.

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it