Unime chiude gli impianti del Cus, gli associati non ci stanno: “ingressi costantemente monitorati”

Sport ai tempi della pandemia: difficoltà crescenti per chi pratica attività sportive a Messina, soprattutto adesso che gli impianti della Cittadella Universitaria sono stati chiusi anche per chi aveva già pagato l’abbonamento per la prossima stagione.

In data 19.10.2020 Il Cus Unime comunicava sul sito ufficiale e via mail ai suoi associati: “Su disposizione del Magnifico Rettore Prof. Salvatore Cuzzocrea, cosi come da decreto rettorale n. 2263 del 14.10.2020 (prot. n. 98087), il Cus Unime comunica che a partire da martedì 20 ottobre 2020, in via temporanea ed eccezionale, è costretto a sospendere tutte le attività sportive e di conseguenza chiudere tutti gli Impianti sportivi della Cittadella Sportiva Universitaria. Proseguiranno regolarmente, invece, le attività sportive e rimarranno aperti gli Impianti del Complesso Sportivo Primo Nebiolo. Rimarrà aperto, infine, il Centro Equitazione all’interno della Cittadella “per garantire il movimento degli animali necessario al loro benessere”.

In particolare, cosi come rilevato all’interno del DUVRI con protocollo n. 0100116 del 19.10.2020, redatto dall’Università degli Studi di Messina è stato così disposto: “divieto di svolgimento di attività interferenti con l’attività condotta dagli studenti, dal personale dello Staff e dal personale universitario. Sospendere le attività del CUS rivolte agli utenti esterni che possono generare rischi interferenti con gli studenti e il personale UNIME nelle aree della cittadella. Questa amministrazione prenderà in esame soluzioni alternative al fine di consentire l’espletamento delle attività sportive a tutti gli associati.”

Una parte degli associati, essendo impossibile contattarli tutti, hanno inviato un documento in cui si legge: “dissentiamo da tale decisone dal momento che per chiunque abbia accesso alla cittadella viene effettuato un accurato monitoraggio: uso obbligatorio della mascherina, misurazione temperatura all’ingresso centrale, misurazione della temperatura all’ingresso dell’impianto, autocertificazione e registrazione dell’orario di accesso, percorso obbligato per raggiungere la sede di destinazione. Avremmo sicuramente compreso una chiusura della struttura, se si fosse reso necessario apportare ulteriori misure di adeguamento Anticovid, come stabilito dall’ultimo DPCM, ma riteniamo che le probabilità che gli utenti esterni (regolarmente associati con la quota di iscrizione per l’anno 2020-2021) possano generare rischi agli studenti o ai docenti, siano le stesse che questi ultimi, a loro volta, possano procurare agli utenti esterni. Confidiamo pertanto in una quanto più celere ripresa delle normali attività”.

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