Galati Mamertino: dopo la “zona rossa” si riparte dallo stadio “Ducezio”

Cessata la “zona rossa”, a Galati Mamertino è finalmente tempo di parlare di fase 2 o fase del rilancio o della ripartenza.
Oggi iniziavano i lavori di ristrutturazione dello storico  campo sportivo “Ducezio”
Dopo il “forzato” stop legato all’emergenza coronavirus, la ditta appaltante continuerà proprio da dove aveva lasciato, in modo tale da consegnare alla squadra, ai giovani della locale Scuola Calcio e alla cittadinanza tutta la struttura non appena ripartirà stagione sportiva.
Se non ci saranno ulteriori interruzioni il Comune di Galati Mamertino avrà finalmente un Campo di calcio in erba sintetica, con lo storico “Ducezio-Nello Parafioriti” che dopo 8 anni sembra riaprirà i battenti tra qualche mese.
Quella del “Ducezio-Parafioriti” è una storia molto travagliata, in quanto l’impianto è stato oggetto negli ultimi 15 anni di diversi lavori di ristrutturazione, fino a diventare una “cattedrale nel deserto”, posizionata nel cuore del centro cittadino. Il “Ducezio” sin dalla sua nascita è nel cuore della Galati sportiva e non solo.
Il progetto del Campo sportivo galatese prevede la realizzazione di un campo in erba artificiale omologato, secondo il regolamento della LND, per disputare gare ufficiali fino al Campionato di Eccellenza.
La posa in opera del manto sintetico sarà realizzata successivamente al completamento delle opere di messa a norma dell’intero impianto. Nello specifico il progetto ha in programma la modifica del sistema di drenaggio. Dopo la riconfigurazione degli strati esistenti seguiranno le lavorazioni di rullatura e la realizzazione delle opportune pendenze, per la posa finale del manto in erba artificiale. L’importo, per l’esecuzione dei lavori previsti col presente progetto, ammonta a 450.000 euro.
Tra qualche mese, Il nuovo “Ducezio” potrà tornare finalmente quel “fiore all’occhiello” che molti paesi ci invidiavano. Diventerà uno dei gioielli di Galati Mamertino. Non è stato un lavoro facile, ma fin dall’inizio ci abbiamo creduto, convinti che questa non è solo un’opera pubblica, ma una visione strategica per la crescita della cittadina, perché intorno allo Stadio può nascere e rafforzarsi una vocazione sociale, sportiva e turistica.

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