L’ultima “salviniata”: come strumentalizzare i poveri

Foto Ansa/Matteo Corner

di Fra Pè – Un mio carissimo amico che stimo molto e ammiro per ciò che è, più per ciò che fa, mi dice che ho bisogno di crearmi un nemico e quel mio nemico secondo questo amico sarebbe Salvini.

Bene dopo l’ennesima “salviniata” che equivale a ca…volata, anzi molto di più, ho capito che non è un mio nemico, ma lo è del buon senso, della coerenza e dall’essere credibile, lo è e non esagero del Vangelo. Si Salvini è l’antitesi del messaggio evangelico. È nemico dell’accoglienza, della solidarietà vissuta quotidianamente, è il nemico del silenzio che diventa dialogo con opere che non discriminano nessuno ma che nel nascondimento, senza selfie e telecamere promuovono l’uomo e gli danno dignità.

Salvini è la negazione della Carità, del dare senza ricevere, di un amore gratuito che non cerca applausi, compensi, che non mira al potere ma al servizio verso tutti senza guardare colore, religione e nazionalità… difficile per il suo credo politico che cozza con la fede in Cristo.

Lui come tanti altri “politici” è un re Mida all’incontrario: tutto ciò che tocca distrugge, banalizza, strumentalizza. Attaccare il Papa, la chiesa che vive quotidianamente tra i poveri, respingere donne e bambini, seminare odio e violenza, essere amico di chi predilige muri, recinzioni chiusure di confini, strumentalizzare la fede, strumentalizzare malattie e morte non è da veri cristiani. Lui il senatore di questo stile ne è il guru, il profeta.

Il vero cristiano non punta il dito accusando l’uomo ma lo sbaglio o il peccato da egli commesso. il peccato ripetuto dal  povero Salvini è la strumentalizzazione dei poveri, il suo continuo seminare la filosofia dello scarto iniettando odio verso gli immigrati, gli zingari, musulmani, gay e tutti coloro che non vivono secondo determinati canoni e regole che emarginano l’uomo e lo spogliano della propria dignità.  Un altro peccato è la commiserazione per i clochard, che non hanno bisogno del pacco a Natale, ma di relazione, di affetto, di un sorriso… ogni giorno.

Mi chiedo e chiedo ai seguaci del leader leghista, quanti senza tetto italiani sono stati tolti dalla strada durante il mandato come ministro dell’interno da Salvini, dato il motto “prima gli italiani? Risposta: da lui NESSUNO, dalla Chiesa tantissimi, qua sta la differenza tra chi assume atteggiamenti o comportamenti di burbanzosa prosopopea e tra chi segue il mandato di Cristo e lo riconosce nei poveri e ultimi o semplicemente riconosce la sacralità della persona in quanto essere umano.

In quest’ultima vicenda ad essere strumentalizzate sono state anche persone che non vivono per strada ma sono anziane e che hanno una famiglia alle spalle, ma la megalomania e l’egocentrismo, si sa, gioca brutti scherzi.

L’ex ministro è riuscito a strumentalizzare ciò che di bello e di buono è rimasto in questo Natale anomalo a causa del Covid: la solidarietà fatta col cuore, spinta per chi crede dallo Spirito che agisce in ognuno di noi, solidarietà e carità che accoglie ogni uomo e ogni giorno, perché Natale è sempre. È ogni qualvolta tu con la tua azione umana (parola sconosciuta a chi respinge e alza muri) fai nascere Cristo presente in ogni uomo e in ogni donna… e li tratti da essere umani. Un giorno siamo tutti chiamati a fare un reso conto del nostro operato al Padre Eterno…

Salvini non è ne un mio nemico e neppure vostro, è nemico di se stesso, è nemico di ciò che di buono e santo è rimasto nel profondo del suo cuore e finchè continuerà a strumentalizzare tutto per la sua sete di potere, non scoprirà mai cosa significa veramente Natale del Signore.

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