Lotto Astrazeneca ritirato, cosa si sa?

di Michele Bruno – E’ stato sospeso dall’Aifa il lotto ABV2856 del vaccino Astrazeneca che ha destato sospetti a causa di una serie di morti in Danimarca ed in Sicilia. Non ci sono evidenze chiare che colleghino la somministrazione del vaccino alle morti, ma ci sono coincidenze preoccupanti.

Due sono i decessi sospetti avvenuti in Sicilia, quelli di Stefano Paternò e Davide Villa.

Stefano Paternò era un sottoufficiale della Marina militare in servizio ad Augusta, di 43 anni,  residente a Misterbianco, ma originario di Corleone. E’ morto ieri mattina per un arresto cardiaco nella sua abitazione. Il militare, il giorno precedente, si era sottoposto alla prima dose di vaccino dello stesso lotto di cui si sospetta. La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia. Sono una decina iscritte al registro degli indagati. Il procuratore capo Sabrina Gambino ha iscritto tutta la catena di distribuzione del vaccino dalla società Astrazeneca che lo produce, fino al personale sanitario dell’ospedale militare che si è occupato dell’inoculazione. L’accusa per tutti è di omicidio colposo. La Procura di Siracusa ha disposto il sequestro del lotto.

Hanno spiegato i familiari che sin da subito l’uomo ha avvertito dei malori, con sintomi febbrili, dopodiché, nonostante la somministrazione di tachipirina e i tentativi di rianimazione del pronto intervento, è deceduto nella notte, dopo essere entrato in stato di incoscienza.

Davide Villa era invece un agente del reparto di Polizia Anticrimine di Catania. Il decesso di Villa pare avvenuto 12 giorni dopo la somministrazione del vaccino, ma sembra che l’uomo avesse iniziato ad avvertire malesseri già dal giorno successivo alla somministrazione. La Procura di Catania ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati. In ospedale i medici hanno diagnosticato una trombosi venosa profonda, poi sfociata in emorragia celebrale.  Le indagini sono state delegate dal procuratore Carmelo Zuccaro ai carabinieri del Nas di Catania.

Al momento solo uno dei lotti è sospeso, gli altri non avrebbero dato effetti collaterali gravi. All’Ansa l’Immunologo Sergio Abrignani, della Statale di Milano, ha voluto rassicurare “Infarto e tromboembolismo non sono tra gli effetti collaterali dei vaccini. Nel caso di AstraZeneca è quasi impossibile che il vaccino anti-Covid in sé sia stata la causa degli episodi riportati, perché altrimenti sarebbe già emerso in Gran Bretagna, dove sono state vaccinate quasi 20 milioni di persone”.

Ha aggiunto Abrignani che l’ipotesi da verificare è che i casi segnalati siano “collegati ad un particolare lotto. Se questa è la reale causa, basteranno un paio di giorni per verificarlo. Le fiale collegate verranno sottoposte alla spettrometria di massa e si potrà accertare facilmente se c’è stata una contaminazione batterica o di qualche altro materiale”.

In Sicilia sono state 18.194 le dosi del lotto di vaccino Astrazeneca in questione, somministrate in tutte le 9 provincie dell’Isola, altre 2306 sono quelle bloccate. In totale in Sicilia erano arrivate 20.500 fiale.

“Ho parlato con il ministro Speranza. lo stop riguarda solo questo lotto e comunque è stato chiesto ad Aifa un ulteriore approfondimento, chiesto anche all’Ema”. – ha detto l’Assessore regionale alla Salute Ruggero Razza in una Conferenza stampa convocata con urgenza e terminata poco fa.

Razza fa anche un appello ad Aifa ed Ema perché arrivino al più presto le rassicurazioni per evitare che ci sia un rallentamento alla campagna di vaccinazione avviata in Sicilia.

Il lotto ABV2856 è stato distribuito anche a Messina, giunto all’Asp il 15 febbraio, alla farmacia dell’ospedale di Milazzo. Sono state già somministrate 3 mila dosi in tutta la provincia. Ne sono rimaste 73 non utilizzate, che sono state ritirate, in attesa dei controlli da parte dell’Aifa. Non sono giunte all’Asp segnalazioni di eventi collaterali gravi a Messina e comunque reazioni quali febbre, nausea e classici sintomi influenzali sono da ritenere nella norma.

Un terzo caso sospetto sarebbe avvenuto a Trapani e riguarda un carabiniere. In questo caso l’autopsia ha escluso qualsiasi nesso perché il militare dell’Arma, Giuseppe Maniscalco, di 54 anni è morto di infarto. La Procura aveva aperto nei giorni scorsi un’inchiesta sulla morte del militare dopo la denuncia dei familiari. Il vice comandante della sezione di Polizia giudiziaria presso la Procura di Trapani aveva avuto un malore dopo la somministrazione del vaccino ed era morto.

La sospensione, dicono dall’Aifa, è avvenuta in via precauzionale. C’è quindi il divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale. L’agenzia si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’Ema, agenzia del farmaco europea.  L’Aifa “sta effettuando tutte le verifiche del caso, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i Nas e le autorità competenti. I campioni di tale lotto verranno analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità“.

In Danimarca, Islanda e Norvegia hanno deciso invece di sospendere in via cautelare la somministrazione di tutti i vaccini AstraZeneca per 14 giorni, “fino a nuovo avviso” dopo che nel primo Paese si è verificata una morte sospetta e sono stati rilevati problemi nella coagulazione e nella circolazione del sangue di alcuni pazienti che avevano ricevuto dosi dal lotto ABV5300. Pare che lo stesso lotto in Austria sia collegato al caso di una donna deceduta e di un’altra ricoverata per un’embolia polmonare dopo la somministrazione di due dosi del vaccino, motivo per cui Vienna insieme a Estonia, Lituania, Lussemburgo e Lettonia hanno deciso di sospendere le inoculazioni dei farmaci provenienti dal lotto ABV5300, prodotto dall’azienda anglo-svedese, che però non è distribuito in Italia. All’interno di ogni lotto di AstraZeneca sono contenute circa 500mila dosi.

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