Placido Migliorino: “La A20 è un colabrodo, bisogna chiudere”

di Salvatore Di Bartolo – La A20 diventa ogni giorno di più l’autostrada della morte. Un tratto autostradale maledetto che perfino l’ingegner Placido Migliorino, esperto inviato dal Ministero delle Infrastrutture per fare il punto sulla situazione della rete autostradale siciliana, non ha esitato a definire “un colabrodo”. Lo stesso esperto ha affermato senza mezzi termini che “in troppi punti della A20 la sicurezza degli automobilisti è a rischio e non si può continuare a circolare in tali condizioni senza un serio piano di interventi di manutenzione”.

L’ingegner Migliorino precisa inoltre che il Consorzio Autostrade Siciliane è intervenuto solo “con scarsi interventi” che comunque “non consentono di transitare in sicurezza tra Messina e Palermo”.

“Gallerie pericolose, cavalcavia pericolanti, barriere inesistenti” un giudizio, quello dell’esperto, che conduce ad una sola conclusione: bisogna chiudere.

Se da un lato tuttavia il dossier dell’ingegner Migliorino sembra essere impietoso e non lasciare spazio ad interrogativi, dall’altro il Presidente del Consorzio Autostrade Siciliane Restuccia afferma: “I rilievi effettuati confermano la bontà del piano dei lavori di messa in sicurezza programmato dall’attuale governance di Autostrade Siciliane”. Per il Cas insomma gli interventi di messa in sicurezza sono soddisfacenti, ma nel suo dossier l’ingegner Migliorino aveva chiaramente parlato di “scarsi interventi di manutenzione che non consentono di transitare in sicurezza“.

Per i vertici del Consorzio va tutto bene quindi, perché si sa, in Italia per poter investire in manutenzione è necessario prima far scattare l’indignazione generale per effetto di un qualche evento tragico. Ma di tragedie la A20 ne ha conosciute già fin troppe, e i siciliani sono stanchi di contare le vittime su un tratto autostradale in totale stato di degrado.

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