Caso Tringali, Sorbello a Musolino “diffamazione nei miei confronti” e chiede riscontri sugli scontrini

Di Michele Bruno – Continua il vivace scambio tra il Consigliere Salvatore Sorbello e l’Amministrazione Comunale sul caso della festa alla Scuola Antonello dedicata all’Assessore Laura Tringali, Dirigente della Scuola, iniziato a seguito della querela da parte della stessa nei confronti del consigliere.

Dopo la risposta dell’Assessore alla Polizia Municipale Dafne Musolino ad un’interrogazione di Sorbello, arriva la nuova risposta di quest’ultimo.

Sorbello scrive “preso atto che la risposta del Sindaco e dell’Assessore presenta profili di valutazione dell’operato e delle intenzioni di codesto consigliere (per altro rivolti a terzi soggetti) che ne ledono l’onore ed il decoro e, pertanto, giuridicamente rilevanti sotto il profilo della configurabilità del reato di diffamazione subito da questo consigliere, si fa presente, tuttavia, che lo stesso, che svolge il proprio ruolo sempre correttamente al netto dell’utilizzo di un linguaggio critico ed a volte graffiante, ma mai offensivo e lesivo dell’altrui onorabilità, non intende rivolgersi ad altre sedi per la lesione al proprio onore e decoro subita in sede di risposta e chiede ulteriormente alla S.S. se la Polizia Municipale abbia effettuato i dovuti riscontri rispetto ai metodi di pagamento utilizzati per la festa abusiva all’Antonello in data 22/02/2021”.

Sorbello insomma non torna indietro rispetto ai suoi intenti e vuole vederci chiaro. Contesta le parole usate dall’Assessore Musolino e dal Sindaco nella precedente risposta, probabilmente riferendosi ai passaggi in cui vengono contestati nella sua interrogazione un tono e una “finalità denigratoria laddove Lei chiede – scriveva Musolino – se la questione verrà ‘insabbiata’ in tal modo insinuando la volontà da parte di questa Amministrazione di non richiedere gli accertamenti del caso” e quando aggiunge “il contenuto della sua interrogazione dimostra una scarsa conoscenza del ruolo e dei compiti della Polizia Municipale, finendo per scadere nella burla (non si quanto realmente voluta o quanto frutto di un inconsulta tensione investigativa che evidentemente non le è familiare atteso il contenuto delle domande che pone)”.

Volendo comunque ottenere risposta alle sue domande attraverso le sedi istituzionali “chiede ulteriormente… – come abbiamo visto – se la Polizia Municipale abbia effettuato i dovuti riscontri rispetto ai metodi di pagamento utilizzati per la festa abusiva all’Antonello in data 22/02/2021” e chiarisce e conclude che “dagli ulteriori accertamenti depositati agli atti e dalla relazione della Polizia Municipale da voi richiesti, risulta infatti che sono stati battuti numero 5 scontrini per l’importo di euro 30 cadauno tutti alle ore 13.16 del 24/02/2021. Non solo non si comprende per quale motivo la festa sia stata pagata a saldo contanti di un acconto versato con fattura (in atto pervenuta a questo Consigliere in forma non elettronica), ma non si comprende, altresì, se quegli scontrini siano verosimilmente riferibili alla festa de quo od a merci che proprio in questo periodo sono vendute per importi con tagli da euro 10, 15 e 20. Si chiede pertanto, anche ai fini delle vigenti regole di legge che concernono l’attività di controllo dei servizi annonari della Polizia Municipale, se siano stati effettuati gli opportuni approfondimenti. In particolare, si chiede come mai non è stato acquisito agli atti il registro di carico delle merci, posto che il bar (presunto cerimoniere della festa abusiva) vende anche altri prodotti”.

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