Pedonalizzazione Torre Faro, il punto: come e quando sarà, come è stata approvata

di Michele Bruno – Come ben si sa è saltata la pedonalizzazione a Torre Faro. Almeno per ora. E’ stata rinviata al 10 Giugno la partenza dell’isola, che già aveva preoccupato parte dei residenti e di chi lavora in zona.

Ciò è stato dovuto ad un passaggio squisitamente tecnico, che però non cambia la sostanza di quanto era stato deciso. Era necessario fare nuovi accertamenti da parte dei tecnici comunali.

L’impostazione data dalla Giunta attraverso una propria delibera, poi approvata dal Consiglio Comunale era appunto quella di pedonalizzare Torre Farro per le intere 24 ore, 7 giorni su 7. I tratti compresi dalla pedonalizzazione sono: il tratto di via Palazzo compreso tra le vie Pietro Ribaud e via Cariddi; il tratto della via Cariddi (ex via Nuova) compreso tra le vie Mangraviti e Palazzo; il tratto della via Torre compreso tra le vie Rando e Pozzo Giudeo; il tratto della via Fortino compreso tra le vie Lanterna e Biasini.

La preoccupazione di residenti e commercianti è che possa diventare difficile tornare a casa rientrando al villaggio col mezzo privato, o caricare e scaricare le merci da rivendere.

Il gruppo misto, rappresentato in aula dagli interventi del consigliere Nello Pergolizzi ha votato compatto a favore della scelta dell’Amministrazione ed ha bocciato i vari emendamenti, eccetto quello del Partito Democratico ed uno del Movimento 5 Stelle.

Il Consigliere Salvatore Sorbello, per Ora Sicilia, proponeva il rinvio della discussione per approvare prima il PGTU, ritenendolo necessario anteporlo a questa proposta, oltre a ritenere carente questa impostazione. Solo due voti favorevoli all’emendamento, di Rizzo e Sorbello.

Tra i più critici su questa impostazione sono i consiglieri M5S. Il Meetup grillino aveva promosso una proposta di pedonalizzazione più complessa. Questa proposta era stata anche approvata in Commissione, poi però è arrivata la delibera della Giunta in Consiglio, che viene approvata dalla maggioranza. Non passa nessuno degli emendamenti pentastellati, tranne uno solo da loro proposto.

“Nel corso degli ultimi anni – spiegano i consiglieri M5S in una nota – il nostro Gruppo consiliare, con la collaborazione del meetup ‘Grilli dello Stretto’, ha presentato ben due progetti di viabilità per il villaggio di Torre Faro, che tuttavia non sono stati mai presi in considerazione da questa Amministrazione. Si tratta di due progetti dettagliati, il secondo dei quali, frutto del confronto con una parte di residenti e commercianti, poteva essere applicato nell’immediato, essendo di breve-medio termine. Adesso stiamo valutando di ripresentarlo in tempi celeri”.

“Riteniamo – proseguono – che quella della Giunta sia una proposta carente e sostanzialmente priva di programmazione: in sostanza un cattivo copia e incolla del PGTU (mancato inserimento orario isola pedonale), non ancora approvato e quindi suscettibile di modifiche. Nel dettaglio, la delibera prevede la pedonalizzazione per un periodo limitato (quindi ancora temporanea), che sarà in vigore tutti i giorni, h24, senza alcuna Ztl, senza pass per i residenti, senza varchi elettronici, nessun parcheggio aggiuntivo oltre a quello delle Torri Morandi e la Polizia Municipale sotto organico. Sono gravi criticità che abbiamo cercato di risolvere a monte, presentando degli emendamenti per apportare dei correttivi. In particolare, abbiamo proposto la pedonalizzazione dalle ore 19,00 alle ore 02,00, con un prolungamento che includesse anche la piazza dell’Angelo e il parco letterario Horcynus Orca, nonché l’introduzione del limite di velocità dei 30 km/h (Zona 30) in tutte le strade del villaggio (unico emendamento approvato dal Consiglio)”.

E giustificano così la scelta :

“Siamo consapevoli delle carenze e delle necessarie migliorie, delle quali discuteremo fra 15 giorni ma bocciarla avrebbe significato lasciare il villaggio senza alcun provvedimento viabile e in preda al caos”.

Diversa è la posizione dei colleghi del Partito Democratico. Il consigliere Gaetano Gennaro ci spiega:

“Noi abbiamo deciso di non entrare nel merito dei problemi posti dalla delibera dell’Amministrazione. Per noi spettava alla Giunta fare una proposta, non al Consiglio. Non sarebbe stato necessario passare in aula. Abbiamo perciò deciso di optare per un nostro  emendamento che stabilisce una sperimentazione di 15 giorni, entro i quali poi rivedere eventualmente qualora ci fossero problematiche per chi vive il villaggio. Ci siamo astenuti sugli emendamenti dei colleghi M5S per questo motivo, eventualmente li recupereremo in un secondo momento, qualora intercettassero le eventuali criticità emerse in questo periodo di prova. Non staremo comunque a guardare, mentre l’Amministrazione provvederà alla relazione, noi monitoreremo sul territorio per essere in grado anche di verificare quanto dirà l’Amministrazione”.

Poi approfondisce “Noi siamo stati sempre favorevoli alle isole pedonali perché permettono una migliore vivibilità e fruizione dei villaggi della Città come Torre Faro e permettono, se fatte per un periodo abbastanza lungo, un investimento da parte dei commercianti per attirare molti nuovi clienti attraverso attività straordinarie. Bisogna seguire idee innovative e realizzare un cambiamento che in altre città d’Italia è già reale. Ci sono delle resistenze ma vogliamo lavorare per superarle, e porre fine alle solite guerre e alla polarizzazione tra chi è pro o contro a prescindere. Un giorno quello che oggi non convince alcuni, diventerà una sana abitudine per tutti”.

Simile la posizione di Pietro La Tona di Sicilia Futura, che riteneva la delibera non dovesse essere votata in Consiglio.

Nonostante ci fossero molte critiche in Consiglio, la delibera è passata così com’è, anche perché molti temevano non ci sarebbe stata nessuna isola. Ora sono molte le criticità secondo abitanti del luogo e chi vi lavora. Vedremo se a fronte di questo la proposta verrà riconsiderata e modificata dopo i primi 15 giorni di prova.

Favorevole alla pedonalizzazione anche Più Europa Messina che auspica che “vengano superate le criticità e che la sperimentazione convinca anche i più scettici sulla necessità di valorizzare il borgo marinaro attraverso una fruizione più responsabile dell’ambiente, a misura d’uomo e di bambino”.

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