Vigili del Fuoco precari e assunzioni, Usb indice sit in 24 Giugno in Prefettura

di Michele Bruno – Arriva da Usb Vigili del Fuoco l’ennesimo appello a tutte le forze politiche del Paese assieme a tutti gli organi nazionali, regionali e comunali competenti, “al fine di sensibilizzare sul tema del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e prendere tempestivi provvedimenti e risoluzioni sulla serissima problematica dell’elevatissima carenza di organico”.

“Inutile tornare indietro con il tempo su cosa sono e su cosa fa il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sul territorio nazionale, poiché risulterebbe superfluo, vista appunto l’attività sociale nel paese nelle calamità naturali, nella campagna boschiva alle porte, e nel fattore pandemico e nell’ordinario.  Con la vastissima carenza di organico la nostra macchina del soccorso sta camminando sempre di più a rilento”.

E’ quanto scrivono Giancarlo Silipo, responsabile del Coordinamento Regionale Vigili del Fuoco USB Calabria, e Mario Moretto, responsabile per la Sicilia:

“Se pensiamo che i Corpi dei ‘pompieri’ di tutta Europa si basano sugli Standard Europei del soccorso tecnico urgente, che prevedono un Vigile del Fuoco permanente ogni 1.000 abitanti, mentre nel nostro Paese il rapporto è di un Vigile del Fuoco permanente ogni 16.500 abitanti, con 28.000 Vigili del Fuoco permanenti su tutto il territorio nazionale (precisando che di queste 28.000 unità la metà è dislocata tra uffici, Leggi speciali, magazzini, aeroporti, porti, ecc…) quindi quotidianamente  sulle strade rimangono le briciole”.

“Con questo sistema sempre di più alla deriva – prosegue la nota – ‘L’Italia in 20 minuti’ voluta fortemente dall’amministrazione centrale oggi diventa ‘L’Italia dai tanti punti interrogativi’, perché le assunzioni vengono fatte con il contagocce. Anche quest’anno ci saranno pensionamenti a iosa e soprattutto va ricordato che il Corpo Nazionale VV.F. è ‘debitore’ di assunzioni dagli anni passati. Dal momento che Le assunzioni per il Recovery Plan, necessarie per l’attuazione dei progetti relativi al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), e che la Legge di Bilancio 2021 ha autorizzato nuovi concorsi nella Pubblica Amministrazione per reclutare circa 29.600 entro il 2024, e a questa cifra vanno aggiunte poi le ‘stabilizzazioni’ di personale autorizzate dal provvedimento legislativo, che creeranno posti di lavoro nella Pubblica Amministrazione per oltre 50 mila dipendenti pubblici nel giro di 4 anni.

Ci chiediamo a questo punto dove andremo a finire, – si domandano Usb e i Vigili del Fuoco –  o per meglio dire chi dovrà soccorrere la popolazione se non ci sono unità a disposizione (evidenziando che i precari VV.F. già formati e subito disponibili, sono parcheggiati ancora a casa in attesa di chiamata per la propria stabilizzazione)?. Ribadiamo la necessità di assunzioni tempestive. È per questo che anche i Vigili del Fuoco precari in attesa di stabilizzazione, devono essere inseriti nel piano assunzionale straordinario del Recovery Plan (PNRR)”.

E su queste premesse che Usb Messina ha deciso di presentarsi in Prefettura Giovedì prossimo, alle 10, assieme al Corpo dei Vigili del Fuoco locale, per ottenere, attraverso un sit in di protesta, certezze riguardo alla necessità di un nuovo piano di assunzioni nazionale, così come anche i loro colleghi calabresi e catanesi che si sono già mobilitati.

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