Musumeci si attiva per la Sanderson, le soluzioni possibili per Tornesi (Pro Loco Sud) e Siracusano (Art.1)

 

di Michele Bruno – Tra il presente precario e il futuro possibile. Dopo l’incendio dell’area ex Sanderson a Tremestieri, si sta parlando molto del degrado in cui è finita e delle soluzioni possibili per porvi fine. Questo tragico avvenimento ha risvegliato l’attenzione per quella che è stata una delle più importanti industrie agrumarie della Città di Messina, che ha dato lavoro a molti messinesi e contribuito in passato allo sviluppo della Città.

Oggi la Sanderson è in totale abbandono, e questi avvenimenti lo rendono evidente.

“Solo da alcuni giorni la magistratura ha dissequestrato l’area della ex Sanderson di Messina, tornata quindi nella piena disponibilità dell’Ente di sviluppo agricolo, che ne è proprietario. Ho già incontrato il presidente dell’Esa Giuseppe Catania e assieme abbiamo concordato un cronoprogramma valido da subito e che sarà sottoposto, nei prossimi giorni, a quel Consiglio di amministrazione”.

Dichiara oggi il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dopo un vertice con il presidente dell’Esa che da oggi ha provveduto ad assicurare all’area una vigilanza armata, per scoraggiare il ripetersi di atti dolosi contro la dismessa industria, mentre da stamattina i mezzi meccanici dell’Ente regionale sono al lavoro per ripulire le superfici accessibili.

“Stiamo valutando con il presidente Catania – commenta Musumeci – la validità del progetto di bonifica dell’area già redatto e le risorse necessarie, anche in relazione a quanto previsto dalla legge finanziaria del 2018. Subito dopo ci confronteremo con l’amministrazione comunale per provare a trovare una convergenza sulla destinazione finale dell’area, estesa per circa settanta ettari. Per Messina sarebbe un’ulteriore occasione di riqualificazione urbana, proprio come stiamo facendo con l’ex ospedale Margherita”.

Ivan Tornesi

Ivan Tornesi, Presidente di Pro Loco Messina Sud e del progetto “Le Agorà di Messina”, ha detto la sua a riguardo. Sia Pro Loco, sia Le Agorà di Messina hanno investito molto sulla necessità di una riqualificazione dell’Ex Sanderson.

Tornesi sul suo profilo Facebook ha tenuto a ricordare “i continui appelli del gruppo Scout Messina 14 di Tremestieri, della Pro Loco Messina Sud e Associazione Ionio e le proposte della cittadinanza”.

 

 

In questi anni molti sono stati i dibattiti, come quelli organizzati dal gruppo Scout, a cui hanno preso parte anche Ionio e Pro Loco, in cui sono stati sviscerati problemi e potenzialità dell’Area.

Tornesi spiega “Dovrà essere la cittadinanza a decidere quale sarà il destino di quest’area. In questi anni molte sono state le proposte che sono uscite fuori da queste discussioni, ma qualsiasi scelta deve essere fondata sull’idea di incentrare la riqualificazione sulla base dell’importanza storica, sociale, culturale ed economica dell’Ex Sanderson, e dei bisogni del territorio. E sono proprio gli abitanti del territorio che in tutti questi anni si sono interrogati sul suo futuro molto più delle stesse istituzioni, dunque sarebbe bene ascoltarli”.

Nel suo post si chiariva che è “inaccettabile l’idea, paventata qualche anno fa dal Sindaco De Luca, di destinare parte dell’area Sanderson al trattamento dei rifiuti” ma nemmeno a “centri commerciali, che sono già molti in zona Sud, o come collegamento alla piattaforma logistica del Porto di Tremestieri”.

Tra le idee fattibili, Tornesi rammenta “la proposta di Davide Rizzo e di Piattaforma Creativa di creare un’industria culturale, e quella dell’ingegnere Marco Mangano di destinare spazi dell’area alle attività sportive, o ancora di realizzarvi una produzione di liquori locali con l’estrazione delle essenze dei limoni Interdonato, ma anche produzioni artistiche, come ai cantieri culturali della Zisa di Palermo o pensare ancora all’esigenza di dare alla zona Sud un Parco Urbano…”. Tutte proposte che derivano “da incontri partecipati dagli abitanti, oltre che da membri delle istituzioni”. “Non si può comunque pensare di dare un’unica destinazione” secondo il Presidente di Pro Loco. 

Proprio durante il progetto Le Agorà di Messina era stato ospitato ed è intervenuto uno degli attivisti dei cantieri della Zisa, e si era parlato tra le altre cose dell’Ex Sanderson. 

Su quanto detto oggi da Musumeci, per quanto riguarda l’intenzione di avviare la bonifica dell’area, Tornesi spera di capire “quanto sarà la somma destinata alla bonifica, che tipo di progetto sarà e se si tratterà di una bonifica definitiva… Infatti ci vorranno importanti somme da stanziare per la bonifica dell’intera area, non sarà facile reperirle… Bisogna mettere in sicurezza i capannoni, eliminare l’amianto, e pulire l’area…”.

Per la possibilità che ai tempi era venuta fuori di un passaggio di proprietà al Comune di Messina si domanda invece:

“I soldi che De Luca dice di aver trovato per la bonifica e per il passaggio di proprietà dall’Esa Al Comune? Spero che esistano davvero e che siano stanziati da un fondo utilizzabile per quello scopo, cosa che invece la deputazione del Movimento Cinque Stelle nel 2018 smentiva”.

Si attende anche un’interrogazione del deputato regionale Claudio Fava, che Tornesi e Pro Loco si augurano “possa fare chiarezza e accelerare le operazioni di bonifica. Perché gli abitanti di Tremestieri e Pistunina non possono più aspettare”. la richiesta a Fava è arrivata da Domenico Siracusano, referente locale di Articolo 1, che ha tracciato un’analisi del problema in una sua nota.
“La vicenda delle aree della Ex Sanderson, comprese tra i villaggi di Tremestieri e Pistunina, è emblematica del fallimento della politica nella programmazione e riqualificazione del territorio.
Domenico Siracusano

Come nella totale disattenzione si è chiusa la storia produttiva, con il pensionamento degli ultimi lavoratori ormai una ventina di anni fa, cosi, nel totale disinteresse delle classi dirigenti degli ultimi anni, non è mai iniziata la rigenerazione di uno spazio di oltre 70 mila metri quadri.


Per paradosso dovremmo ringraziare i fumi neri che da qualche giorno sovrastano l’ex fabbrica agrumaria per avere riacceso i riflettori su una questione che dovrebbe diventare opportunità di riscatto per il territorio. Quei fumi neri ci ricordano che l’ex Sanderson è diventata una bomba ecologica, che qualcuno ha inteso utilizzare anche come discarica di rifiuti speciali, oltre a tutte le coperture in eternit che andrebbero smantellate e che troppo spesso
sono invece andate a fuoco”. Denuncia Siracusano.

 

“Urge una bonifica urgente e complessiva di terreni e strutture, per poi immaginare una nuova funzionalizzazione delle aree al passo con i tempi e con le vocazioni del territorio.
Più volte annunciata come imminente, la bonifica non si è mai avviata pur esistendo presso l’ESA (Ente di Sviluppo Agricolo), l’ente regionale proprietario delle aree, un piano di caratterizzazione già dal 2014. Nel 2020 è stato annunciato uno stanziamento di 25 milioni per gli interventi di risanamento ambientate ma nulla si è mosso. In questa direzione abbiamo attivato l’on. Claudio Fava al fine di effettuare tutti gli approfondimenti in Regione per verificare se esistano e dove siano finiti gli annunciati finanziamenti per l’area ex Sanderson e valutare ogni iniziativa parlamentare per far si che gli assessorati competenti e l’ESA svolgano a pieno la propria funzione.

È stucchevole, come annunciato più volte dal Sindaco De Luca, pensare di trasferire l’area al Comune senza che la stessa sia stata bonificata. Si proceda con la bonifica, si tolgano dal campo idee strampalate come quella annunciata il 28 Novembre 2019 dall’Amministrazione Comunale di utilizzare l’ex Sanderson per il trattamento dei rifiuti, e si avvii un percorso ampio e partecipato, anche attraverso un concorso internazionale di idee, per la ridefinizione delle prospettive di un area che all’interno del nuovo paradigma della transizione ecologica potrebbe ritrovare una nuova dimensione produttiva o comunque legata allo sviluppo del territorio e della comunità” Ha concluso Siracusano.

Aggiorneremo sugli sviluppi politici della vicenda. 

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