I giovani di “Fridays for future” portano speranza anche a Messina

di Martina Galletta – Sono tornati in piazza, col futuro negli occhi dopo le stop della pandemia che aveva bloccato le manifestazioni. Anche a Messina come nelle altre strade delle città italiane i ragazzi hanno gridato slogan e mostrato striscioni per il “Friday for Future”, la giornata di sciopero per chiedere ai governi di agire sui cambiamenti climatici e sull’ambiente del pianeta.

Il movimento globale è nato molto prima della pandemia, grazie alla adesso diciottenne Greta Thumberg, la ragazzina attivista che all’epoca ha smosso coscienze e parlato dritto al cuore dei ragazzi che sono le prime sentinelle del pianeta, preoccupati per il loro futuro e per quello della terra.

A Piazza Duomo in tantissimi hanno partecipato al  sit-in per manifestare per la crisi climatica, ecologia e sociale, in previsione della Cop 26, che si terrà a Glasgow questo novembre. Un grande momento simbolico di incontro, protesta e comunità: una parte della città viva e presente sui temi importanti, soprattutto da un avamposto come lo Stretto dove la natura rappresenta un importante patrimonio, e gli effetti del cambiamento climatico si avvertono con maggiore evidenza (basta pensare alle bombe d’acqua, alla tropicalizzazione della fauna ittica, alle migrazioni degli uccelli).

“Siamo in piazza perchè l’emergenza Covid ha fatto dimenticare quella climatica- dice Andrea- e noi vogliamo ricordare alle istituzioni che non possiamo perdere altro tempo. Bisogna passare dalle parole dei trattati ai fatti: il rispetto dell’ambiente deve essere la priorità in tutti gli aspetti economici e sociali”.

FOTO Francesco Algeri 

 

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