Cannabis, #GiuLeManiDalReferendum: da Messina a Roma per chiedere al Governo la proroga

“Chiediamo un intervento del presidente del Consiglio Mario Draghi e delle ministre Lamorgese e Cartabia, affinchè venga prorogata al 31 ottobre la consegna delle firme per il referendum cannabis. Uno slittamento necessario a causa del ritardo dei Comuni nell’invio dei certificati elettorali che servono al deposito delle firme raccolte”. Lo ribadiscono i membri del comitato promotore che oggi anche a Messina si sono mobilitati, partecipando allo sciopero della fame.

Palmira Mancuso della Direzione nazionale di Più Europa e membro dell’Associazione Luca Coscioni, con la messinese Federica Di Cara e Antonio Lo Re referente della provincia tirrenica, al secondo giorno di digiuno hanno raggiunto Piazza Unione Europea, incontrando diversi sostenitori della battaglia che vede in prima linea Marco Cappato (ALC), Riccardo Magi (+EU) e Antonella Soldo (MeglioLegale) tra cui Ivan Calì di Potere al Popolo, Alessandro Russo consigliere comunale del Pd, l’avvocato Letizia Valentina Lo Giudice ed esponenti di Spazi di Confronto, il raggruppamento di partiti, associazioni e movimenti progressisti della città.

“Sentiamo l’urgenza di questa situazione – spiega Mancuso –  perché il governo ormai ha meno di 48 ore per rimediare a un’illegalità dello Stato italiano”.

In queste ore, grazie alla mobilitazione di migliaia di attivisti, i Comuni stanno rispondendo alla richiesta dei certificati elettorali. Tuttavia al momento è arrivato meno di un terzo dei documenti necessari e in soli due giorni sarà quasi impossibile recuperare il resto dei certificati. A questo punto la proroga fino al 31 Ottobre diventa fondamentale, e per questo è stata convocata una manifestazione per in Piazza di Montecitorio che durerà tutta la notte fino al Consiglio dei Ministri della mattina successiva.

 

 

 

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