Fondi PNRR per la Sicilia perduti, interviene il segretario provinciale PD Bartolotta

“È inaccettabile che solo 31 sui 63 progetti di investimento presentati dai consorzi ed enti siciliani abbiano intercettato tutti i criteri previsti per la selezione disposta dal Ministero Politiche Agricole con il decreto di approvazione degli elenchi degli interventi a valere sui finanziamenti con fondi del Pnrr per investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo”.

Il segretario provinciale Nino Bartolotta commenta così la bocciatura dei progetti siciliani per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

 “Nonostante l’occupazione – continua Bartolotta – portata all’agricoltura siciliana (circa 105.000 occupati) a maggio del 2019 (dato pre pandemia), l’Istat ha certificato un calo del Pil siciliano del 2,6 per cento e del valore aggiunto del 4,2 per cento, il doppio rispetto quello registrato per l’Italia (dell’1,3 per cento e del 2,7 per cento) e l’intero territorio metropolitano e in particolare i Nebrodi le numerosissime aziende operanti nel comparto agricolo, nonché le industrie per la trasformazione alimentare non possono fare a meno delle risorse destinate al comparto agricolo non solo dal Pnrr ma anche dal Programma di Sviluppo Rurale Sicilia 2014-2020”.

“Risulta sempre più evidente – aggiunge il segretario provinciale – ciò che come Partito Democratico di Messina abbiamo più volte evidenziato, e cioè la totale assenza di una governance in grado di creare un idoneo raccordo istituzionale e funzionale tra Governo centrale, Regione e Comuni, che riteniamo indispensabile per una adeguata pianificazione nella individuazione degli interventi e, ancor di più, per snellire l’iter di progettazione e garantire il buon fine dell’ammissibilità dei progetti, in generale su tutte le misure del PNRR. A prescindere dalle eventuali responsabilità, e dalle sterili polemiche sui mancati finanziamenti dei progetti, c’è il serio rischio che la stagione del Pnrr si trasformi per il nostro territorio e per la Sicilia tutta, nell’ennesima occasione mancata di spesa ed investimento produttivo in grado di creare sviluppo”.

“Urgono – conclude Bartolotta – sinergie per garantire strumenti idonei di concertazione e raccordo istituzionale tra i vari enti coinvolti nel processo di accesso alle risorse, anche con particolare riferimento ai Comuni siciliani i quali, a causa della carenza in dotazione organica di personale adeguato e specializzato, più di tutti risentono delle difficoltà nella progettazione degli interventi”.

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