Referendum su Montemare rinviato al termine dell’emergenza Covid

Rinviato il referendum su Montemare, rimane pienamente in vigore l’Ordinanza n°304 del 23/10/2020 che congela l’indizione del voto referendario consultivo per tutto il perdurare dello stato d’emergenza. Soddisfatto il “Comitato per il No”, che in una nota sottoilnea come “con questa posizione il Comune di Messina ha risposto alla diffida della Regione Siciliana dello scorso Settembre la quale intimava a Palazzo Zanca di convocare il voto entro 30 giorni, pena la nomina di un Commissario ad acta. Una diffida, quella della Regione, illogica e senza fondamento giuridico, scaturita dalle pressioni del Comitato per il Si. Eppure l’ordinanza 304/2020 del Comune è molto chiara nel disporre che il voto è congelato per tutta la durata dello stato d’emergenza che è stato, peraltro, prorogato di recente”.

“Siamo soddisfatti della posizione assunta dal Comune di Messina, poiché evita di far correre un rischio inutile alla popolazione, andare al voto per un referendum consultivo durante un’emergenza sanitaria avrebbe voluto dire tagliare le gambe all’espressione democratica (come dimostrano i recenti dati sull’affluenza alle urne), sia gli elettori che i componenti dei seggi avrebbero corso un pericolo sanitario assolutamente evitabile, rischiando di aggravare una già delicata situazione epidemiologica.
La nostra posizione rimane chiara: il voto referendario consultivo è uno sperpero di denaro pubblico, denaro che sarebbe assai più efficace se impiegato in azioni volte al rilancio dei villaggi Messinesi. Montemare è un Comune economicamente insostenibile e che non trova ragione di esistere, basato su un progetto zeppo di falle a livello numerico, normativo ed argomentativo. Le ragioni di questa nostra posizione sono tante ed il “congelamento” del voto non fermerà né la nostra attività informativa né le azioni in programma per fermare questa follia che rischia di condannare definitivamente all’oblio l’intero territorio. Ci siamo già attivati, ad esempio, affinché l’ARS approvi una modifica alle Legge Regionale 30/2000 (quella su cui si basa il referendum su Montemare) che elimini l’illogico doppio quorum e adegui il testo Regionale al Testo Unico degli Enti Locali nazionale, una modifica questa che eviterebbe la nascita di nuovi microcomuni che causerebbero unicamente voci di spesa per l’intera collettività senza essere in grado di offrire servizi (come dimostrano i tantissimi esempi sul territorio regionale e Nazionale)”.
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