Referendum Montemare, Comune rimanda ma il Comitato non si arrende

di Michele Bruno – Il Sindaco di Messina, Cateno De Luca, aveva rinviato il referendum per la nascita del Comune di Montemare alla fine della pandemia di Covid-19, insomma a una data al momento non prevedibile.

E’ stata questa di fatto la risposta alla precedente nota della Regione Siciliana, con cui si intimava il Sindaco a indire la consultazione in una data tra il 10 e il 14 Ottobre, cioè entro oggi, facendola coincidere con le amministrative. In questo modo la Regione ha riconosciuto il diritto dei cittadini dei villaggi interessati di esprimersi sull’appartenenza al Comune di Messina o al contrario, di voler far parte di un nuovo Comune.

Ma il Comitato promotore “Montemare Comune” non si arrende, e forte del precedente avallo da parte della Regione, ha inviato a quest’ultima una nuova richiesta, quella di procedere alla nomina di un Commissario per il referendum, a sostituzione del Sindaco di Messina.

D’altronde proprio la Regione aveva avvertito il Sindaco che in caso di inadempienza, avrebbe proceduto in questo senso.

Cateno De Luca e la sua amministrazione ritengono che si possa rinviare la procedura referendaria in forza del Decreto Sindacale n. 40 del 27 ottobre 2020, ritenuto ancora vigente, che stoppava la consultazione allora indetta per il Dicembre 2020, causa emergenza sanitaria. E ritengono ancora che qualsiasi provvedimento sostitutivo da parte dell’Assessorato agli Enti Locali guidato da Marco Zambuto sia da considerarsi illegittimo.

Ecco quanto scrive in merito, sul suo sito web, il Comitato promotore:

“Ci risiamo, ancora una volta il Comune di Messina intende prendere tempo per evitare il naturale e legittimo svolgimento del Referendum, dando finalmente voce ai cittadini e consentendo loro di poter esercitare il più sacro dei diritti che caratterizzano una democrazia, il voto.

Nello specifico, il Comune sostiene che al momento l’operazione referendaria non può essere condotta a termine in quanto, a causa della perdurante emergenza sanitaria (ad oggi fissata fino al 31 dicembre 2021), fino a quella data nulla si può fare.

Questa posizione è legittimata anche dal fatto, secondo il Comune, che sarebbe ancora oggi vigente il Decreto Sindacale n. 40 del 27 ottobre 2020, che aveva già bloccato e rinviato lo scorso anno, forzando la mano, l’iter referendario con data prevista per il voto il 13 dicembre 2020.

Oggi lo scenario sanitario è completamente cambiato, così da permettere, con tanto di legge approvata, il ritorno alle urne sia in ambito nazionale che regionale.

Le elezioni amministrative si stanno regolarmente svolgendo in Sicilia senza alcun problema e senza alcuna particolare restrizione normativa.

Anche la polemica aperta sulla attuale vigenza o meno del Decreto Sindacale n. 40 da parte del Comune di Messina è del tutto inutile e strumentale.

La Regione ha già deciso e scritto che non lo è più, ed è anche per questo, oltre ai reiterati silenzi in risposta a tutte le sollecitazioni e note di chiarimento inviate al Comune in questo ultimo periodo, che la stessa Regione ha diffidato il Sindaco ad indire ed a portare a compimento il Referendum, entro i termini previsti, così come legittimamente previsto e stabilito.

E si, proprio così, entro i termini previsti, perchè, altra cosa che il Comune ha strumentalmente omesso di dire o fa finta di non sapere, l’Assessorato Regionale Autonomie Locali con nota prot. n. 25512 del 11 marzo 2021, ha stabilito e comunicato, che “i termini della consultazione elettorale di cui al D.A. 219/18 (il Referendum Montemare) dovranno essere uniformati a quelli previsti dal D.L. 5 marzo 2021 N. 25”, dunque, semplicemente, lo svogimento del Referendum si sarebbe dovuto tenere in concomitanza con le elezioni amministrative in Sicilia.

Non c’è molto altro da aggiungere, è in atto, di fatto, una forzatura ed un ostruzionismo politico/istituzionale da parte del Sindaco di Messina sul regolare e legittimo svolgimento del Referendum Montemare, ed il Comitato dunque, con la nota inviata in data odierna chiede, l’autorevole, previsto e dichiarato intervento della Regione con l’immediato invio del commissario sostititutivo.

Montemare c’è…e soprattutto sarà…Comune Montemare!

Il Comitato”.

 

 

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