Libri usati senza licenza a Piazza del Popolo? Il blitz di De Luca scatena l’indignazione

di Michele Bruno – Stamattina, durante il mercatino a chilometro zero di Piazza Lo Sardo (Piazza del Popolo), che ogni domenica è un appuntamento fisso per gli amanti dell’alimentazione con prodotti provenienti dalla Sicilia (e che ospita anche alcune realtà che vendono prodotti biologici) il Sindaco di Messina, assieme ad altri esponenti della sua Giunta, come Dafne Musolino e Salvatore Mondello, si è reso protagonista di uno dei suoi consueti blitz in cui si occupa personalmente di verificare la violazione delle norme riguardanti l’ordine pubblico.

A quanto si evince da tutta una serie di video girati dai messinesi presenti in luogo, era anche accompagnato da agenti della Polizia Municipale. Uno di questi, su ordine di De Luca, che ha urlato ‹‹ sequestrate tutto! ››, ha iniziato a fare domande ad un gruppo di persone raccolte sotto ad un gazebo, in presenza di un discreto numero di libri usati.

Secondo nostre fonti (si veda questo video), si tratterebbe del Club Pickwick, un gruppo di volenterosi che ogni domenica si occupano di diffondere la cultura attraverso una piccola attività di rigatteria, rivendendo a bassissimo prezzo libri usati.

Il problema è sorto allorquando la Municipale ha ritenuto che si trattasse di vendita fatta in assenza di licenza per l’occupazione di suolo pubblico, e da qui deriverebbe la dura reazione del Primo Cittadino.

Il sequestro però sembra non sia stato poi portato a termine. Non conosciamo al momento il motivo per cui ciò non è avvenuto.

Quando il Primo cittadino ha fatto notare che non potevano esercitare l’attività lì, qualcuno dei presenti ha contestato a De Luca ‹‹ noi un mercato ce lo avevamo, ce lo avete tolto voi!››. A quanto parrebbe la loro attività in passato si sarebbe svolta in altro luogo diverso da Piazza del Popolo.

Circolano moltissimi video che riportano i fatti, e si sono subito scatenate molte reazioni, soprattutto critiche nei confronti di De Luca.

Il consigliere comunale del Partito Democratico, Alessandro Russo, ha espresso la sua contrarietà per l’accaduto (su questo post), soffermatosi sui toni duri usati dal Sindaco:

‹‹ Lo sdegno e lo schifo che mi suscitano le immagini di Piazza del Popolo non hanno parole per definirsi.

Ancora una volta, massima inflessibilità da parte di De Luca nei confronti di un anziano rivenditore ambulante di libri usati, cacciato dalla piazza come fosse il peggiore criminale. Quando si amministra ci vogliono stile e rispetto anche e sopratutto se si ha a che fare con qualcuno che violi le regole. Ci vogliono stile e umanità, non quella arroganza cui si assiste nei video che circolano.

“Identificate! Sgomberate! Sequestrate!”.

Toni da ducetto di cartapesta ridicolo e provinciale nei confronti di un anziano reo di non avere la licenza in regola o i permessi.
Mi piacerebbe che questa severità nell’applicazione delle regole, De Luca l’avesse applicata nei confronti dei TIR che passano a tutte le ore in città, andando contro regole e ordinanze molto più serie di un rivenditore di libri usati.
Lì, per quelle ordinanze violate, De Luca tace. Chissà perché…
Questo siete: forti e arroganti con gli anziani ambulanti di libri usati, deboli e remissivi coi forti di questa città.
Ma il tuo tempo sta finendo ››.

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Alessandro Russo ha poi ribadito il suo pensiero in una sua diretta Facebook (qui) in cui annuncia di voler preparare un’interrogazione in merito e chiede a De Luca, oltre ai tir, di far controllare quanta della merce venduta nel mercatino sia davvero biologica .

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Toni ancora più forti e coloriti usa il consigliere di OraMessina Salvatore Sorbello (qui il video e il post su Facebook).
‹‹ Questo è il Sindaco De Luca e la sua squadriglia nazifascista, coi deboli però…
Volevano sequestrare la cultura ad un uomo di mezza età, ma si sono cacati addosso per la presenza di tanti liberi cittadini che riprendevano con i telefonini e per il coraggio mostrato dal malcapitato che conosce le norme meglio di loro….
Proprio loro che pochi minuti prima con spavalderia e totale senso di impunità s’introducevano senza alcuna autorizzazione all’interno di un palazzo (Casa dello Studente), che non è di proprietà del Comune di Messina, violando quindi la legge.

La mia migliore cura è proprio il “Sig”. Sindaco, perché guardando lui so esattamente come non dovrò mai essere ››.

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