Casa dello Studente Cesare Battisti, Grimaudo (Ersu): “mistificante post del Sindaco, si parli di quello che si è fatto”

Uno degli ennesimi blitz del Sindaco di Messina fa scattare l’ennesima polemica. Il Presidente di Ersu Messina Pierangelo Grimaudo ha scritto una lunga nota per rispondere ad un post con foto dalla Casa dello Studente di Via Cesare Battisti, in cui Cateno De Luca ha denunciato l’attuale situazione del plesso.

Ecco le dichiarazioni di Pierangelo Grimaudo: 

‹‹ È domenica 31 ottobre, alle 10.30 telefono all’avvocato Scurria per riprendere le fila di una possibile collaborazione tra i nostri Enti ai fini della risoluzione del problema della nostra Casa dello Studente di Gravitelli collocata addirittura in un condominio (quanto di più sbagliato per un Ente pubblico!).

Pierangelo Grimaudo

Vengo a sapere quasi in diretta che l’edificio della Casa dello Studente di via Cesare Battisti è aperto e che il sindaco, con una delegazione, ha fatto all’interno uno dei suoi filmati-denuncia. Attraverso la città e alle 11 mi reco sul posto e provvedo personalmente a chiudere le vetrate d’ingresso dell’edificio semplicemente inserendo l’apposito fermo dall’interno: problema dell’intrusione risolto. Perché il fermo era disinserito? Perché qualcuno lo ha dimenticato così, o perché è stato disinserito dall’interno? In ogni caso, martedì mattina la vetrata d’ingresso sarà chiusa in via definitiva da un fabbro e le finestre aperte ai piani superiori saranno chiuse.

Ma resta il fatto che questo filmato, fotografando la situazione materiale attuale e non il lavoro che si è fatto per risolvere il problema, non è sale sulla ferita che brucia ma acido muriatico sulle carni vive di chi come me ha deciso di accollarsi, spesso in solitudine, il compito ingrato di affrontare problemi incancreniti che proprio per questo devono essere risolti con concretezza amministrativa e responsabilità civica.

Quindi, come ho già detto, piena assunzione di responsabilità, ma è chiaro che c’è un prima, un durante e un dopo. Piuttosto che fare una semplice denuncia dello stato attuale della Casa dello Studente di via Cesare Battisti, cosa che lascia il tempo che trova, guardiamo gli atti che sono stati fatti da quando nel 2020 si sono insediati l’attuale Presidenza e il nuovo Consiglio di Amministrazione.

Il degrado della Casa dello Studente è l’eredità pesantissima che abbiamo ricevuto dal passato. Una gara per lavori di consolidamento sismico andata per le lunghe senza prevedere contestualmente interventi essenziali per gli impianti e le parti in muratura che, con tutta evidenza, reclamavano un radicale rinnovamento. Un errore, questo, che non ci può essere attribuito, dato che la conclusione di questi parziali interventi è intervenuta solo nel corso del 2020. Al contrario, nonostante tutto questo ritardo e il nulla progettuale per la riapertura che abbiamo trovato, ci siamo messi subito al lavoro deliberando nel giugno del 2020 l’affidamento degli incarichi progettuali per il rinnovamento radicale di impianti e parti edili.

Qui, è bene chiarirlo una volta e per sempre, non si tratta di dare una “lavata di faccia” all’edificio di via Cesare Battisti, magari aprendo in fretta e furia, rattoppando qualche presa elettrica e riparando alla buona qualche finestra di 30 anni fa. Se si fa così, e noi non vogliamo farlo, si prendono in giro le persone. Si creano problemi enormi di manutenzione per il futuro, che magari possono portare a una nuova chiusura nel giro di pochi anni. Un disastro. Il nostro è un progetto serio che oltre a prevedere i più moderni sistemi di efficientamento energetico, comporta una riqualificazione della splendida terrazza del quarto piano, attualmente invasa da tubature e macchinari, con la creazione di spazi comuni (al chiuso e all’aperto) per attività culturali e di svago per gli studenti.

Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo lavorato per restituire alla città la Casa dello Studente in piena e duratura efficienza e con una rinnovata bellezza da offrire alla comunità studentesca. La struttura, così rinnovata, non sarà più un dormitorio ma un luogo di aggregazione. Questo lungo lavoro burocratico e progettuale, che certamente per la sua natura non è rappresentabile con filmati e quindi percepibile dal pubblico, arriverà a conclusione proprio martedì 2 novembre 2021, giorno fissato già da tempo per la consegna degli elaborati progettuali definitivi. Il passo fondamentale per arrivare alla riapertura è stato compiuto da questa amministrazione dell’Ente per il diritto allo studio e questo è un fatto, al di là di ogni polemica e denuncia.

A breve avremo dagli uffici l’esatto importo del costo delle opere, ma già mi sono preso la responsabilità di individuare all’interno del nostro bilancio i fondi necessari: intorno ai 4 milioni di euro, il doppio di quelli improvvidamente previsti dalle amministrazioni del passato. È chiaro che questa disponibilità finanziaria è frutto anche di un’attenta gestione delle spese ordinarie che abbiamo ridotto, chiedendo un maggiore impegno dei nostri impiegati nell’esercizio di taluni servizi dapprima molto onerosi.

Certo, così facendo avremo quasi prosciugato ogni risorsa di bilancio per gli altri interventi di riqualificazione delle altre Case esistenti e per eventuali nuove strutture, gli uni e le altre quanto mai necessarie. Infatti, abbiamo già deliberato in Consiglio d’Amministrazione di procedere alla progettazione di importanti lavori di manutenzione straordinaria nelle residenze dell’Annunziata e di Papardo, strutture di proprietà dell’Università che confidiamo di mantenere in gestione nei prossimi anni.

Alla Regione chiederò nei prossimi giorni un sostegno finanziario per portare avanti contestualmente l’intero programma di investimenti edilizi e posso dire che su questo tema ho già avuto rassicurazioni sia dall’assessore La Galla che dallo stesso presidente della Regione Musumeci. In ogni caso, con le sole nostre risorse o con quelle che confidiamo di avere dalla Regione, andremo avanti per mettere in gara i lavori al più presto, per cancellare definitivamente una vergogna di cui non siamo in alcun modo responsabili e per bruciare i tempi della gara non esiterò a chiedere la collaborazione di tutte le istituzioni, compreso il Comune di Messina ›› .

 

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