Processo Caf-Fenapi a Messina, verso la sentenza di primo grado

Sarà il 2 dicembre, come riferito da Gazzetta del Sud, la probabile ultima data d’udienza per chiudere il processo di primo grado Caf-Fenapi davanti al giudice monocratico Simona Monforte. Si tratta del processo scaturito dall’inchiesta sulla presunta maxi evasione fiscale da un milione e 750 mila euro scoperta dalla Guardia di Finanza dopo un’indagine sul patronato nazionale, in cui secondo l’accusa è coinvolto tra gli altri imputati come vero e proprio “dominus” anche il sindaco Cateno De Luca, per l’ultimo suo crocevia giudiziario ancora in piedi.

Nell’ultima udienza del 25 ottobre 2021 sono stati definiti gli ultimi dettagli tra accusa e difesa, con un passaggio importante: il giudice Monforte – che nel frattempo si è trasferita al settore civile ma ha “tenuto” questo processo per portarlo a conclusione in tempi rapidi -, ha rigettato la richiesta di una nuova perizia sui flussi contabili e sulle movimentazioni bancarie della Fenapi che era stata formulata dal pm Francesco Massara alla precedente udienza di settembre, e che era stata fortemente contestata da uno dei difensori, l’avvocato Giovanni Mannuccia, anche nel corso di una aspra contrapposizione verbale con il magistrato.
Sempre il pm Massara ha anche depositato altri atti, tra cui i decreti autorizzativi delle intercettazioni telefoniche e ambientali e due dvd pieni zeppi di documenti che il perito contabile Corrado Taormina ha analizzato nelle sue tre perizie, che fanno parte del fascicolo del procedimento.

Sempre l’avvocato Giovanni Mannuccia, in aula con i colleghi Tommaso Micalizzi ed Emiliano Covino, ha chiesto che fosse messo a verbale come da tutti questi documenti prodotti dall’accusa possano essere estrapolati soltanto gli atti contabili già definiti utilizzabili all’interno del processo e non tutti quelli contenuti indiscriminatamente negli incartamenti depositati nel corso dell’ultima udienza.

Il giudice Monforte, annullando la precedente data programmata di novembre, ha rinviato tutti al 2 dicembre, «per la discussione» in cui accusa, parti civili e difensori tireranno le loro conclusioni. Ultimo atto prima della sentenza.

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