Il Caos degli eventi di Natale a Messina, e la “Rinascita” stroncata

di Michele Bruno – Come ormai sappiamo, l’ultimo decreto sull’emergenza Covid emesso dal Governo Draghi ha imposto l’annullamento degli eventi natalizi in piazza previsti dal programma del Comune (si legga qui).

Il Sindaco ha deciso di riprogrammare gli eventi con Achille Lauro, Carmen Consoli e Frassica, tra tutti, alla prossima estate, tra Luglio e Settembre, quando però non dovrebbe essere più De Luca il Sindaco di Messina, e ci si augura saranno calati i contagi. E’ saltato infatti anche il commiato del Sindaco che lascerà Palazzo Zanca il 4 Febbraio prossimo, a meno di nuovi colpi di scena, a cui pure siamo abituati ormai a Messina.

Commiato che quindi ci aspettiamo si terrà comunque quando possibile.

Fa discutere però anche la questione degli eventi al chiuso, i quali non dovrebbero saltare: il decreto non lo prevede, purché si rispettino le norme sui posti distanziati, l’uso della mascherina FPP2, il divieto di consumare cibi e bevande all’interno dei locali, la validazione del Green Pass rafforzato all’ingresso (quello dei vaccinati).

Se non fosse che gli eventi erano stati finanziati attraverso il ricorso ai fondi POC Metro per il sostegno e la promozione delle aree urbane delle Città Metropolitane. Per poter finanziare dei progetti attraverso il POC Metro le amministrazioni locali devono avanzare un progetto unitario o un programma, che deve essere poi realizzato nella sua interezza.

Non potendo rendicontare parte del programma “Il Natale della Rinascita”, cioè gli eventi all’aperto, saltano anche tutti gli altri singoli eventi finanziati, compresi quelli al chiuso nei teatri e nei cinema, che devono essere rendicontati necessariamente assieme agli altri eventi. Il decreto del Governo Draghi insomma non c’entra nulla.

Questa situazione ha creato incertezze e dubbi tra i messinesi e si era addirittura diffusa la voce che il decreto vietasse anche gli spettacoli all’aperto. Si è dovuto scomodare per chiarire anche il sovrintendente dell’Ente Teatro Vittorio Emanuele Gianfranco Scoglio, preoccupato per i possibili danni economici della diffusione di questa vulgata.

In un post su Facebook il sovrintendente ha affermato:

«Nessuna chiusura per cinema e teatri. Solo una fake news […] Per favore diffondete il chiarimento per evitare che gli spettatori non vengano a vedere gli spettacoli».

Sono insomma solo gli spettacoli del cartellone del Comune a saltare, non quelli delle attività private e degli altri enti culturali cittadini, previste dalla legge. Si salvano, dell’intero “Natale della Rinascita”, soltanto gli eventi non finanziati con il POC, come presepi e mercatini, oltre alle installazioni artistiche, come le luminarie.

Insomma, la “Rinascita”, tanto voluta da Cateno De Luca, non c’è stata, stroncata dal Covid e dalla scarsa lungimiranza del Sindaco stesso.

 

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