Super Green Pass anche per attraversare lo Stretto di Messina e per le Isole Minori. C&T: “Nessun disagio, il sistema dei controlli ha retto perfettamente”

Controlli del green pass alla Stazione Tiburtina a Roma, 1 settembre 2021. MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA

Da ieri, lunedì 10 gennaio, il “Super Green Pass” (o “Green Pass Rafforzato”) è diventato obbligatorio per accedere ad una nuova lunga serie di attività e servizi; tra questi, il trasporto pubblico locale e regionale, anche per le brevi percorrenze su qualsiasi mezzo pubblico, secondo le disposizioni del DL del 30 dicembre 2021 n. 229.

Per quel che riguarda la Sicilia, il Green Pass rafforzato è dunque diventato obbligatorio oltre per ogni tipo di mezzo pubblico via terra, anche per attraversare lo Stretto di Messina nonché per raggiungere dalla Sicilia le isole minori Ustica, Pantelleria e gli arcipelaghi delle Pelagie, Egadi ed Eolie.

La notizia ha scatenato sin da subito non poche polemiche e dubbi da parte dei cittadini e delle autorità, in particolare per le criticità che le nuove disposizioni avrebbero potuto creare in tema di continuità territoriale. La prima richiesta è arrivata dal Presidente della Regione Musumeci, che ha evidenziato che lo Stretto di Messina appartiene a un’unica conurbazione “un’area integrata nella quale quotidianamente si muovono dalla Sicilia alla Calabria e viceversa, anche più volte al giorno, innanzitutto per esigenze lavorative, ma anche sanitarie e di altra natura, migliaia di cittadini siciliani e calabresi (oltre quattromila)”.

Ma la questione più scottante riguardava gli isolani, che ogni giorno devono viaggiare tra le isole e verso la Sicilia per motivi di salute e di studio. Riguardava sì, perché su questo, la soluzione è arrivata il 9 gennaio con l’unica deroga al Green pass rafforzato concessa dal Ministero della Salute, su proposta del Ministero dei Trasporti, comunicata nell’ordinanza del 9 gennaio 2022. Attraverso la deroga, infatti, i passeggeri che viaggiano per documentati motivi di salute e per gli studenti di età pari o superiore ai 12 anni che viaggiano per motivi di studio, l’accesso ai mezzi pubblici per lo spostamento da e per isole minori sarà possibile anche con Green Pass base – e non rafforzato – fino al 10 febbraio, fermo restando l’obbligo di mascherina FFP2.

Sullo Stretto di Messina non torna nessuna deroga, invece, ma la situazione sembra svolgersi senza troppi intoppi.

Nessuna criticità si è infatti registrata, anche nelle primissime ore del mattino, quelle che vedono il passaggio di studenti e pendolari, nei piazzali e ai tornelli sia a Rada San Francesco che a Villa San Giovanni, fa sapere in una nota Caronte&Tourist.

Dopo il decadimento della deroga sullo Stretto il 6 dicembre scorso, infatti, la società aveva messo in atto e rodato un sistema di controlli che si è rivelato efficiente anche dopo le ultime disposizioni, spiega Tiziano Minuti, responsabile del personale di C&T:

Abbiamo seguito con grande attenzione l’evolversi della situazione, consapevoli dell’esistenza di alcune incongruenze e di possibili criticità nel provvedimento governativo.

Eravamo comunque pronti, forti di un sistema di controlli che avevamo strutturato e potenziato ad inizio dicembre, quando entrò in vigore l’ordinanza sull’obbligo di “Green Pass” nello Stretto. In quella occasione avevamo formato e assunto trenta nuove persone, destinate ad assicurare i controlli dei Green Pass H24 sia a Messina che a Villa, con lo scopo di ridurre al minimo eventuali disagi per i nostri passeggeri. E il sistema dei controlli ha sicuramente retto”. (Martina Galletta)

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