Collegiale di Nuoto alla Cittadella. Test importante per la SSD UniMe. Palombi: “Molto soddisfatti. Al lavoro per creare un rapporto duraturo”

Si avvia verso la conclusione il Collegiale di nuoto Atleti Elitè dell’Aurelia Nuoto, blasonata società romana che vanta tra le proprie file atleti plurimedagliati: da titoli italiani a medaglie europee, fino ad arrivare all’olimpionico Federico Burdisso, medaglia di bronzo nei 200 farfalla e nella 4X100 mista alle ultime Olimpiadi di Tokyo.

Decisamente un grande appuntamento per la SSD UniMe. Un test organizzativo probante per la società della Presidente Silvia Bosurgi, che per una settimana sta supportando il team romano ed i suoi atleti nello svolgimento di tutte le attività. Al contempo, inoltre, si tratta anche di un riconoscimento di valore nei confronti dell’intero contesto universitario, sia dal punto di vista sportivo che da quello dell’impiantistica e delle strutture della Cittadella Universitaria. I diversi atleti che dallo scorso venerdi sono a Messina, infatti, hanno svolto la propria preparazione in vista dei trial primaverili senza allontanarsi dalle strutture di Viale Palatucci dove, oltre ad allenarsi tra piscina e palestra, hanno potuto soggiornare usufruendo delle Residenze Universitarie e della Club House presenti all’interno del complesso sportivo.

Valuto quest’esperienza molto positivamente e stiamo avendo delle risposte molto positive, sia noi dello Staff che gli atleti – queste le parole di Simone Palombi tecnico che dell’Aurelia Nuoto che, oltre ad aver collezionato diversi importantissimi risultati con i propri atleti, la scorsa estate ha avuto anche l’importante riconoscimento di far parte dello Staff Tecnico della Nazionale Azzurra che ha partecipato alle Olimpiadi di Tokyo – Siamo stati benissimo e non solo per l’ospitalità della società, in particolare di Sergio Naccari e Diego Santoro con i quali ho trovato subito le giuste sinergie e che hanno organizzato tutto nel dettaglio. La struttura credo che abbia delle potenzialità molto molto importanti. Avendo anche avuto delle esperienze di Collegiali all’estero mi fa piacere poter dare qualche consiglio e credo che, con qualche piccolo accorgimento, la struttura potrebbe fare davvero un salto di qualità importante che ci potrebbe portare senza dubbio a collaborazioni future. Io stesso tornando a Roma proporrò quest’esperienza ad altre Società e porterò il mio feedback alla Federazione. Anche perchè credo molto in questa particolare situazione, soprattutto in questo delicato momento che stiamo vivendo. Noi, ad esempio, n questo periodo eravamo abituati ad andare a Tenerife per svolgere la nostra preparazione. Chiaramente in questo momento spostarsi all’estero implica troppe complicazioni, quindi trovare una base di lavoro in Italia che ti permette di lavorare bene sicuramente è molto importante”.

Domenica scorsa, tra un allenamento ed un altro, spazio ad un interessantissimo momento di approfondimento e formazione che ha visto la partecipazione di diversi atleti e tecnici. La mattina spazio al Clinic con il “Racconto” da parte di Simone Palombi sulla programmazione e preparazione alle Olimpiadi di Tokyo 2021 di Federico Burdisso, seguito da un allenamento congiunto in acqua tra gli atleti Elitè dell’Aurelia ed alcuni atleti del nostro territorio che non hanno voluto perdersi questo momento di crescita. Pomeriggio dedicato ad una tavola rotonda di approfondimento: altro momento di crescita fondamentale per condividere conoscenze ed esperienze. “Credo tantissimo in questo meccanismo di trasferimento di esperienze, penso che sia fondamentale in tutti i lavori ma soprattutto nel nostro – prosegue il tecnico romano – Parliamo di una scienza non esatta: molto lo fa l’atleta che hai la fortuna di poter allenare e gestendo quel tipo di atleta chiaramente anche il tecnico cresce. È stata una giornata molto bella: i ragazzi che hanno partecipato la mattina sono stati molto entusiasti, cosi come anche i tecnici molto partecipi. Ed alla fine alcune domande che ho ricevuto sono state anche per me motivo di riflessione. Cosi cresciamo tutti: trasferendo esperienze, e potendolo fare anche in presenza, riesci a creare situazioni di valore. Per cui anche in questo caso sono ben contento di poter ripetere questi appuntamenti se la volontà universitaria sarà quella di dare continuità a questo rapporto”.

Spazio, in conclusione, all’aspetto puramente tecnico. “I ragazzi nei primi giorni sono stati un po influenzati dal clima e dal tempo, che non ci ha aiutato. Però abbiamo svolto degli ottimi allenamenti e siamo molto soddisfatti. Siamo in una fase della stagione in cui programmiamo dei carichi di lavoro generale con l’obiettivo di mettere molti chilometri. Questi appuntamenti li realizziamo con l’obiettivo di andare fuori Roma, rompere la routine e trovare le condizioni ambientali e psicologiche per poter chiedere ai ragazzi di lavorare sull’aspetto mentale, concentrarsi al massimo e spingere. E devo dire che ci siamo riusciti e siamo soddisfatti. Tra l’altro non abbiamo potuto utilizzare anche la vasca da 50 metri, al momento fuori servizio, che ci avrebbe permesso di strutturare ancora meglio il nostro lavoro”.

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